No alla Saras e al suo progetto industriale per l’estrazione di tre miliardi di metri cubi di gas metano dal sottosuolo di Arborea, con un pugno di terra. L’iniziativa della Marcia della terra lanciata un mese fa da Progres e fatta propria poi dal Comitato No Eleonora si svolge oggi ad Arborea, in concomitanza con la conferenza organizzata dall’azienda della famiglia Moratti per presentare il suo progetto agli abitanti di Arborea e di Santa Giusta.
Il confronto sarà a distanza. “Loro in un albergo sul mare, noi nella piazza del paese, alla stessa ora ma lontani, per dimostrare la distanza che ci separa”, hanno detto i portavoce del Comitato Paolo Piras e Davide Rullo presentando l’appuntamento. “Arriverà gente da tutta la Sardegna, accomunata da un’idea di sviluppo che non è certo quella della Saras e ognuno – hanno spiegato – porterà un pugno di terra del suo paese, che metteremo in un grande vaso dove pianteremo un albero di acero minore, quello dello stemma dei giudici di Arborea”.
Gli attivisti del Comitato contano su una grande partecipazione, per quella che presentano come una grande festa e non una manifestazione contro qualcosa o qualcuno. Hanno già aderito molte amministrazioni locali, associazioni e comitati e ci saranno sicuramente tanti abitanti di Arborea, decisi a difendere con forza la terra strappata con la bonifica allo stagno di Sassu.