Barracciu: “Muledda non può dare lezioni di etica”

Il tavolo del centrosinistra si riunisce stamani alle 10,30 a Cagliari. Ci saranno i rappresentati dei partiti della coalizione e ci sarà anche Francesca Barracciu, la candidata designata dalle primarie lo scorso 29 settembre. Si annuncia un confronto duro. Rossomori e Sel hanno chiesto alla Barracciu – indagata per peculato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi consiliari – un passo indietro. Ma l’eurodeputata non ci sta: afferma di avere la coscienza serena e si dice sicura di superare indenne la vicenda giudiziaria.

I toni si sono alzati nelle ultime ore. La Barracciu ha detto di non accettare “lezioni di morale da Muledda”. L’ha definito “uno pseudo Savonarola col futuro alle spalle”. Ha alluso a guai giudiziari che lo stesso Muledda ha avuto nel passato. “Per la mia moralità – ha concluso – parla la mia storia. Altri non posso dirlo”.

A sostegno della Barracciu – che ieri ha avuto la conferma dell’appoggio da parte del neoleletto segretario dell’Italia dei Valori Giommaria Uggias è intervenuto anche il coordinatore regionale del Partito democratico Franco Marras il quale ha ricordato che nel luglio scorso le forze della coalizione sottoscrissero un codice etico. E che le regole di questo codice etico non prevedono il ritiro della candidatura in casi come quello della Barracciu.

In sostanza, il sospetto del Pd è che gli attacchi alla Barracciu abbiano l’obiettivo, attraverso la questione morale utilizzata come pretesto, di rimettere in discussione le decisioni già prese. Forse nella prospettiva di estendere l’alleanza ad altre forze che da tempo bussano alla porta del centrosinistra sardo. Tra queste il Partito dei sardi di Franciscu Sedda e Paolo Maninchedda.

La riunione odierna fornirà qualche indicazione in più per capire fino a che punto Rossomori e Sel vogliono portare il braccio di ferro sulla candidatura della Barracciu. Se, cioè, possono spingersi fino al punto di dividere la coalizione. Sospetto che ieri la candidata ha lanciato in modo quasi esplicito: “Dobbiamo respingere – ha detto – i tentativi di distruzione dell’alleanza con argomenti strumentali e condanne a priori. Chi lavora per spaccare, vuole riconsegnare la Sardegna al centrodestra e questo è inaccettabile”.

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