Agroalimentare, l’assessore Caria: “Filiera per superare frammentazione”

I prodotti agroalimentari sardi sono eccellenti, bisogna cambiare strategia, aggregarsi e costruire filiere per superare la frammentazione produttiva“. Così l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, all’incontro su “Il valore e le potenzialità della filiera agro-alimentare in Sardegna” promosso da Intesa San Paolo nella sede della Cantina Santa Maria La Palma. “La Regione sta velocizzando i tempi del Psr. Entro giugno – annuncia l’esponente della Giunta Pigliaru – pubblichiamo i bandi e risolviamo le criticità delle misure 4.1 e 4.2″. A metà maggio, prosegue, “ci saranno i decreti per metà delle domande di investimento, così si passa all’attuazione del Psr, mentre il 10 maggio pubblichiamo la graduatoria della misura 6.1”.

Durante l’incontro Salvio Capasso di Srm, il Centro studi e ricerche per il Mezzogiorno, ha spiegato che “la Sardegna è la Regione con la più alta quota di produzione propria di materie prime agricole, ma ha un deficit in termini di trasformazione, solo il 12% della produzione viene trasferita all’industria alimentare sarda”. Per l’esperto “occorre investire su innovazione, tradizione e creazione di ricchezza interna per rilanciare il comparto”. “Bisogna creare filiere con aziende di riferimento che fanno da leva per il territorio”, sottolinea Marcello Di Martino, direttore commerciale “Imprese Lazio, Sardegna e Sicilia” di Intesa San Paolo. Per Pier Luigi Monceri, che della banca è direttore regionale dell’area Lazio, Sardegna e Sicilia, “giovani preparati riscoprono il settore e puntano sulla qualità, l’agricoltura sarda deve poggiare su agroalimentare e turismo, senza snaturare le caratteristiche di aziende familiari ma ragionando secondo logiche di rete”. Ne è convinta anche l’assessora delle Attività produttive di Alghero, Ornella Piras: “l’agroalimentare può trainare turismo ed economia locale”. Il presidente della Cantina, Mario Repetto, chiede alle istituzioni di “supportare le scelte delle imprese in termini di innovazione, ricerca e investimenti”.

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