Secondo gli esperti sarà l’estate più calda degli ultimi dieci anni. E la dimostrazione arriverà in questo week end anche in Sardegna con temperature tra i 35 e i 40 gradi che dureranno fino a lunedì-martedì. E’ l’effetto-Caronte, l’anticiclone africano che sta portando il caldo del Sahara nel Mediterraneo. Il picco è previsto per domenica, ma fin da oggi il gran caldo comincerà a farsi sentire, anche nelle ore notturne.
E’ massimo l’allarme-incendi. D’altra parte i roghi si sono già intensificati nei giorni scorsi: ieri vasti incendi sono scoppiati nel Medio Campidano (nei territori di Villacidro e San Gavino) e a Ittiri. Un allarme che coincide col trentesimo anniversario della strage di Curragghia: era il 28 luglio del 1983 quando nelle campagne di Tempio le fiamme uccisero nove persone.
La preoccupazione per l’aumento delle temperature riguarda tutto il territorio nazionale. Il ministero della Salute ha segnalato che in sette città (Bolzano, Firenze, Roma, Trieste, Genova, Verona e Palermo) le temperature potranno raggiungere livelli tali da mettere in pericolo la popolazione. La definizione tecnica di questo tipo di allarme è infatti la seguente: “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”.
Quanto durerà? Si spera non troppo tempo. Infatti ai primi di agosto dovrebbe riaprirsi la cosiddetta “porta atlantica” e le correnti occidentali ricominceranno a fare da argine all’alta pressione sahariana che ora si protende sul Mediterraneo.
