Merano Wine Festival, cinque giorni di degustazioni con produttori e vignaioli

Si è conclusa a Merano la ventisettesima edizione del Wine Festival, manifestazione vinicola che dal 1992 ha sempre puntato sulla qualità e sulla esclusività delle etichette presentate in un ambiente elegante ed elitario. Non un semplice evento, ma un vero e proprio “think tank”, un forum di scambio di opinioni tra produttori, opinion leader, professionisti del settore e consumatori, un punto di riferimento dell’eccellenza enogastronomica. Non a caso, durante tutto l’anno, sono numerosi gli appuntamenti  orchestrati dal direttore del Festival Helmuth Köcher. 

Quelle dal 9 al 13 novembre sono state cinque giornate piene di emozioni, contenuti, idee da scoprire e tanti operatori che formano ormai un perfetto circolo di amici: oltre 500 case vitivinicole (tra le migliori in Italia e nel mondo), 200 artigiani del gusto, 15 chef di spicco. Ampia, anche quest’anno, la presenza delle cantine sarde e del Consortium Sardegna, tra le new entry molto apprezzate le etichette delle Tenute Gregu. La novità più interessante di quest’anno è stato The Circle, un programma di iniziative di intrattenimento in piazza della Rena dedicate alle storie di uomini, cibo, vino e territori. The Circle è nato da un’idea di Manuela Popolizio, Federica Capobianco e Francesco Bruno Fadda e si è sviluppato in stretta collaborazione con l’organizzazione del Merano Wine Festival. Si tratta di nuova proposta di approfondimento e intrattenimento per i visitatori della kermesse meranese, che attraverso degustazioni,  presentazione di libri, incontri con piccoli produttori, vignaioli e chef, ha lo scopo di esplorare i territori da cui provengono i vari vini e conoscere le storie di uomini nel campo food&wine. Un palcoscenico dove incontrarsi e confrontarsi, dando spazio a “case-history” di eccellenza ed esperienze di successo tutte italiane. La sera, dopo la chiusura della Gourmet Arena, The Circle si trasforma in uno spazio “lounge”, dove ascoltare musica dal vivo o concedersi un sigaro nell’area “fumoir”, rilassandosi dopo un’intensa giornata d’incontri e degustazioni.

Altra importante novità dell’edizione 2018, è stata la Spirits Experience, uno spazio dedicato ai distillati, ai liquori, al whiskey, al rum, al vermouth e ai liquori italiani, per una nuova area della manifestazione che ospita “tasting”, cocktail bar e seminari tematici realizzati in un nuovo padiglione situato sulle rive del torrente Passirio dove gli appassionati hanno potuto incontrare produttori di altissimo livello. Kermesse finale di chiusura con una giornata intera dedicata allo champagne.

Giovanni Maria Dettori

 

 

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