Il Tar blocca il concorso per dirigenti in Regione: tutto da rifare

Il Tar della Sardegna ha annullato il concorso in Regione per venti dirigenti, quello che escludeva disoccupati e precari. È dunque tutto da rifare negli uffici di viale Trieste 190, a Cagliari, sede dell’assessorato al Personale e agli Affari generali che pubblicò il bando lo scorso 29 settembre. Su tutto, i giudici amministrativi hanno accolto la questione di competenza sollevata dall’avvocato Gian Luigi Machiavelli, a cui una dipendente dell’agenzia regionale Laore (assistenza tecnica in agricoltura) aveva affidato il ricorso.

Ma non era l’unico. Tanto che il Tar, in Camera di consiglio, ha riunito tutte le opposizioni al bando accogliendo, parzialmente, anche quella presentata dal sindacato autonomo Fedirets che contestava l’obbligo per i partecipanti di scegliere un unico ambito disciplinare (qui la sentenza, la numero 76). Ma il vincolo è stato censurato dai giudici amministrativi, perché considerato irregolare.

Quanto alla questione di competenza (qui la sentenza, la numero 79), il Tar ha stabilito che l’indizione del bando sarebbe dovuta spettare alla parte amministrativa e non a quella politica, come invece è successo. Perché la delibera che attivava la procedura concorsuale l’ha firmata il titolare del Personale e degli Affari Generali, Filippo Spanu, con contestuale ratifica da parte dell’Esecutivo. Nel motivare l’annullamento del concorso i giudici amministrativi hanno infatti scritto: “In base al quadro normativo complessivo, la competenza per l’indizione del bando, nonché la definizione dei correlati criteri, spettava al dirigente e non all’assessore  e alla Giunta”.

L’accoglimento del ricorso presentato dalla dipendente di Laore è stato determinante nel far scattare l’azzeramento del concorso perché il Tar ha annullato tutti gli atti impugnati, proprio a cominciare dalla delibera con la quale Spanu e l’Esecutivo hanno fissato i criteri del bando stesso.

Sardinia Post raccontò del concorso regionale il 15 novembre scorso, in piena proroga, visto che la chiusura dei termini per partecipare slittò alla fine del mese. Il casus belli era legato all’esclusione dal bando dei disoccupati e dei professionisti con contratti a tempo determinato o di consulenza, malgrado avessero la qualifica di dirigente richiesta. Nulla di irregolare, in questo caso, ma solo una questione di opportunità, visto che grazie ai dirigenti a tempo la pubblica amministrazione evita la paralisi. Aggira il pesante rallentamento dell’attività amministrativa che,  diversamente, sarebbe determinato dal blocco dei concorsi scattato a livello nazionale per contenere la spesa statale.

Erano giorni che in Regione rimbalzava la voce sul possibile azzeramento del bando. Proprio dai sindacati filtrava la notizia sulla fondatezza dei ricorsi presentati. E così è stato.

In serata, la nota dell’assessore Spanu. “Mentre leggiamo e valutiamo con la dovuta attenzione i pronunciamenti del Tar che accolgono i ricorsi sul bando di concorso per l’assunzione dei dirigenti della Regione – scrive l’esponente della giunta Pigliaru – ritengo opportuno ricordare l’urgente necessità, per la nostra macchina amministrativa, di dotarsi di nuove figure di vertice che rispondano alle effettive esigenze più volte palesate. Il mio impegno quindi rimane quello di coprire queste esigenze secondo criteri innovativi. Il bando rispondeva a tali principi e cercherò, tenendo conto di quanto emerge dalle sentenze, di riavviare il percorso nei tempi più brevi perché, a prescindere dalle posizioni, prevale la consapevolezza dell’urgenza di raggiungere l’obiettivo. Paiono stonate e pretestuose – osserva Spanu – le dichiarazioni di esponenti del centrodestra che con scarsa memoria, rispetto a quanto avvenuto nel recente passato, lamentano infondate invasioni di campo della politica relativamente alle competenze della struttura. Mai c’è stata da parte mia tale volontà ma piuttosto ho provveduto a dare corso agli atti necessari secondo modalità analoghe a quanto fatto in tutti i precedenti concorsi banditi dalla Regione, tra i quali il travagliato bando di concorso per dirigenti promosso dalla Giunta Cappellacci, firmato dall’allora Assessore del Personale, ed esitato ben tre anni dopo”.

Al. Car. – P. S.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share