Singapore ha riconosciuto l’indicazione geografica per il Pecorino romano. Il Consorzio ha vinto una lunga battaglia legale contro gli Stati Uniti, in particolare contro il Consortium of common food names (Ccfn) che si era fortemente opposto. A dare la notizia è il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino romano dop, Salvatore Palitta, che spiega come “il riconoscimento è fondamentale per il percorso di difesa del prodotto in altri Paesi come la Cina ed il Giappone, dove sono in corso le registrazioni”.
“Il consorzio dei nomi generici Usa è un’associazione di produttori che ha in mano le leve della finanza e della politica degli Usa – spiega Palitta – le cui strategie commerciali sono ora particolarmente espansive e aggressive. Agisce con ogni mezzo, inserendosi come parte terza, ritenendo che le Dop siano meccanismi di protezione che danneggiano il libero mercato, mentre loro vogliono fare largo uso dell’italian sound (i prodotti del falso made in Italy).
Le battaglie sul riconoscimento dei marchi all’estero sono importanti per i prodotti italiani, e sardi, soprattutto nell’ottica dei dazi all’orizzonte che il presidente americano Donald Trump vuole imporre a moltissimi prodotti in arrivo dall’Europa (tra i quali il Romano).
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