Vola l’export Usa di Pecorino romano. Sulla vertenza latte pesa la crisi politica

Vola l’export del made in Italy negli Stati Uniti. E a trainare è il Pecorino romano, prodotto con il latte sardo. L’export dei formaggi italiani nel Paese a Stelle e strisce nel periodo gennaio-maggio cresce – stando ai dati Usda, il dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti – e cresce in maniera esponenziale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Mentre in Sardegna il mondo delle campagne ragiona del Piano di offerta del Pecorino romano e a livello nazionale il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, solo due giorni fa esultava per questi dati, ora lo stop imposto all’attività di Governo lascia l’incognita su una delle tante questioni aperte. La vertenza dei pastori è ancora aperta, infatti, sui tavoli della Prefettura a Sassari, indetti proprio dal Governo, con i ministri Matteo Salvini e Centinaio in prima linea nel mese caldo delle proteste, e attendono di riorganizzare l’intera filiera, ristabilendo i ruoli tra produttori, trasformatori e industriali e ricontrattando le regole del sistema. Strascichi che nell’Isola peseranno quanto le conseguenze dei dazi in arrivo proprio dall’America, con Trump deciso a inserire anche i formaggi italiani nella lista nera.

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Il Pecorino romano prodotto o lavorato in Sardegna ha la crescita maggiore tra tutti i formaggi che comunque nel complesso, quelli ovini, raggiungono un 22 per cento in più: il Grana padano e il Parmigiano reggiano segnano un +4,5 per cento, cresce del 10,8 il grattuggiato. Registra buone performance anche il Gorgonzola, con +9,5 per cento. Asiago, Montasio, Ragusano e Caciocavallo crescono del 12,1 per cento e la Mozzarella segna un +7,2 per cento. “Il formaggio made in Italy in Usa sta ottenendo ottimi risultati. Siamo sulla buona strada. Dobbiamo andare avanti così”. Aveva scritto su Twitter il ministro delle Politiche agricole e del Turismo. Ma in parte la crescita dell’export potrebbe essere dovuta all’accelerazione nelle consegne per timore dei dazi annunciati dall’amministrazione Trump. (mar.pi.)

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