È cominciato poco prima di mezzogiorno in Prefettura a Sassari il tavolo di filiera sul settore ovicaprino, convocato a quasi tre mesi dall’ultimo incontro in cui era stato siglato il verbale di accordo sul prezzo del latte. Al tavolo per le istituzioni oltre alla Prefetta di Sassari Maria Luisa D’Alessandro, anche il capo di gabinetto del ministero dell’Agricoltura Luigi Fiorentino, l’assessora regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia, il presidente della Commissione Attività produttive in Consiglio regionale, Piero Maieli. Questi ultimi hanno più volte annunciato di voler portare il tavolo a Cagliari sotto la guida della regione.
Con loro i delegati dei pastori: quelli del movimento spontaneo Gianuario Falchi, Nenneddu Sanna e Andrea Mulas, e Valentina Manca, portavoce della neonata associazione Più Sardegna. Accanto i responsabili delle associazioni di categoria: per Coldiretti il presidente e il direttore generale Battista Cualbu e Luca Saba, per la Cia il presidente Francesco Erbì, il presidente di Confagricoltura Luca Sanna, Sergio Cardia per Agci, Claudio Atzori per Legacoop e Pietro Tandeddu per Copagri. Al tavolo sono presenti anche gli industriali rappresentati da Pierluigi Pinna, Giuseppe Mura e Gianni Maoddi.
“Abbiamo buttato tanto latte per tanti giorni per poter cambiare le cose, dobbiamo difendere il risultato della nostra protesta”, ha detto poco prima di entrare Gianuario Falchi. “Noi industriali stiamo rispettando gli accordi sul prezzo e pagando quanto si era stabilito – ha spiegato Pierluigi Pinna, rappresentante di Confindustria prima dell’incontro – poi nei mesi di ottobre e novembre si farà il resoconto e si stabilirà come procedere. C’è da attuare il decreto emergenze con l’intervento per il ritiro del formaggio, così come è stato programmato, attendiamo i tempi tecnici per la realizzazione e si partirà anche con il ritiro del formaggio. Le premesse per un miglioramento ci sono”.
Dopo il tavolo di filiera si svolgerà l’incontro con i Consorzi di tutela, in particolare quello del Pecorino romano, per la programmazione del Piano dell’offerta.
Mar.Pi.