Presidi degli autotrasportatori nei porti di Cagliari, Olbia e Porto Torres contro i rincari delle tariffe 2020 nei collegamenti marittimi dalla Sardegna alla Penisola, effetto del nuovo regolamento Ue sull’utilizzo nei traghetti di carburanti con basso contenuto di zolfo. Disagi nello scalo cagliaritano all’ingresso dell’ufficio Dogane, dove si sono dati appuntamento gli autisti dei mezzi pesanti per un sit-in di protesta organizzato da TrasportoUnito. Diversi conducenti hanno parcheggiato camion e rimorchi al lato del viale di accesso per aderire alla manifestazione di protesta. Altri hanno ritardato l’ingresso al porto per solidarietà con chi ha promosso il presidio.
LEGGI ANCHE: Trasporti, mobilitazione nei porti sardi: “Chiediamo dei provvedimenti urgenti”
“Le tariffe sono alle stelle – denuncia Carmelo Salamone, autotrasportatore di Bagheria, Palermo – non ce la facciamo più a pagare. Capisco i problemi degli armatori, ma poi tutto ricade su di noi. Prima avevamo uno sconto del 20 per cento, ora ce l’hanno tolto”. Sino ad oggi le compagnie di navigazione hanno potuto utilizzare nel Mediterraneo un carburante contenente fino al 3,5 per cento di zolfo, mentre dal primo gennaio sono obbligate a usarne uno più costoso con una percentuale di zolfo pari solo allo 0,5. Da qui la stangata che fa lievitare i costi per i tir e rimorchi di circa il 25 per cento.
