Pendolini, Deiana: “Ci sono anomalie”. Stop a fatture ad azienda produttrice

Dopo le anomalie segnalate con l’accensione di alcune spie che hanno fermato i nuovi treni veloci acquistati dalla Regione è stata insediata una Commissione d’inchiesta che ha già analizzato la situazione: “Ci sarebbe un problema di compatibilità fra i sistemi di bordo del treno e l’attuale sistema di rapporto con la linea”. Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, che ha risposto alle domande dei cronisti a margine di una conferenza stampa sul trasporto pubblico locale.

Questo problema sarà risolto con il nuovo sistema Scmt che verrà installato nella parte di linea a Nord di Oristano e i cui lavori sono già stati appaltati grazie ai 20 milioni di euro stanziati dalla Regione e messi a disposizione di Rfi. Il nuovo sistema, ha spiegato Deiana, oltre ad ovviare a questo problema, consentirà il pendolamento del convoglio e l’aumento delle velocità sino ad arrivare, in alcune tratte a 150 km/h. “Altre risorse importanti arriveranno dal contratto di programma con Rfi ed il Governo”, ha concluso l’assessore.

Nelle more dei risultati della commissione d’inchiesta sulle anomalie, la Regione ha bloccato due fatture per il pagamento dei treni all’azienda produttrice, la spagnola Caf. Si tratta di due fatture, ciascuna del 10% dell’importo complessivo di acquisto degli otto treni veloci, per un importo complessivo di oltre 15 milioni di euro. I convogli erano costati circa 78 milioni, dei quali 56 sono già stati pagati. Ora la Regione deve saldare le ultime tranche.

“Noi gli abbiamo semplicemente segnalato che vogliamo verificare di chi sono le responsabilità e in che modo possono essere superate – spiega l’assessore regionale dei Trasporti,Massimo Deiana – e a livello cautelativo, la Regione, prima di poter avere una risultanza complessiva, ha deciso di bloccare il pagamento”.

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