È tutto per la marcia su Cagliari organizzata dal Movimento pastori sardi (Mps), ultimo atto di una protesta mobilitazione cominciata il 12 luglio con l’assemblea di Tramatza: in quella data (leggi qui) è stata decisione la grande mobilitazione di domani 2 agosto. L’appuntamento è alle 9 nel piazzale Marco Polo (fronte Fiera). Poi il corteo sino al palazzo del Consiglio regionale in via Roma.
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Felice Floris, il leader dell’Mps punta il mirino contro la Regione, accusata dal Movimento di “immobilismo”. Quindi sul tavolo della protesta le priorità: “Risarcimento dei danni causati dalle calamità naturale, blocco immediato delle cambiali agricole, interruzione dei procedimenti di Equitalia e azzeramento dei pagamenti Inps”. Questo sul fronte amministrativa. Poi c’è il piano politico: “Chiediamo alla Giunta di procedere con solerzia alla liquidazione di tutte le pratiche relative al Piano di sviluppo rurale (Psr). Sollecitiamo anche di anticipare a settembre-ottobre il pagamento delle nuove pratiche relative al Psr e alla Politica agricola comunitaria (Pac), così come fatto da altre regioni in Italia”.
C’è poi la questione del prezzo del latte, “un fatto di sopravvivenza” per i pastori sardi. “È crollato del 50 per cento nel giro di due anni, non possiamo andare avanti così. Si aggiunga che a dimezzarsi è stato pure il valore delle carni. Le calamità naturali stanno facendo il resto. La siccità ha messo in ginocchio tutte le aziende della Sardegna e gli incendi che devastano le campagne oggi mettono in pericolo uomini e animali”.
In Consiglio regionale una delegazione dell’Mps sarà dal governatore Francesco Pigliaru e dal presidente dell’Aula, Gianfranco Ganau. All’incontro parteciperanno anche l’assessore all’Agricoltura, Pier Luigi Caria, e il presidente della commissione consiliare, Luigi Lotto.