Fusione aeroporti, il ‘no’ di Solinas e Moro ininfluente per F2i: Alghero dice sì, ora Olbia

Alessandra Carta

La Nord Sardegna aeroporti, quella Nsa che sarà l’ombrello societario unico per gli scali di Alghero e Olbia, è quasi fatta: stamattina è arrivato il via libera dalla Sogeaal, la società che gestisce il Riviera del corallo; alle 16 è cominciato il Consiglio di amministrazione in Geasar, l’omologa gallurese. Per F2i Ligantia, il fondo che nei due aeroporti è l’azionista di maggioranza, si chiude così il primo cerchio, in attesa di mettere in rete anche lo scalo di Cagliari e creare un sistema regionale del trasporto aereo capace di competere ad armi pari con le realtà più grandi. Il che significa potenziare la destinazione Sardegna rendendo l’Isola appetibile per i piani operativi dei vettori nazionali e internazionali.

In Sogeaal, F2i Ligantia detiene il 71,25 per cento, una quota che nel 2016, quando la Regione era governata dal centrosinistra di Francesco Pigliaru, ha permesso allo scalo di Alghero di non morire. Le trattative, portate avanti anche dall’allora assessore ai Trasporti, Massimo Deiana, furono lunghe, ma l’obiettivo venne raggiunto. Al Riviera di corallo la Regione è al 23,03 per cento, la Sfirs al 5,69. In Geasar, invece, il fondo ha in mano il 79,8 per cento delle azioni. Seguono le Camere di commercio di Sassari e Nuoro, al 10 e all’8 rispettivamente. Quindi la Regione al 2 per cento e il Consorzio Costa Smeralda allo 0,2.

Si attende adesso l’esito di Olbia, ma l’epilogo è scontato: tra qualche ora la fusione degli scali del Nord Sardegna sarà compiuta. Con o senza buona pace della Regione che da qualche settimana – prima con l’assessore Antonio Moro, poi con l’innesto del presidente Christian Solinas – ha provato a mettere i bastoni tra le ruote a F2i. La cosa strana è che per mesi sia Moro che Solinas non si sono mai opposti all’operazione. Anzi, l’hanno sostenuta. All’improvviso, invece, la scelta di cambiare registro. In nome del “diritto alla mobilità dell’Isola”. I due, però, non hanno mai spiegato perché sino a fine aprile non avessero in agenda gli “interessi del popolo sardo”, visto il ripetuto beneplacito alla nascita di Nsa.

Oggi ad Alghero l’assessore Moro è voluto esserci in prima persona per ribadire l’opposizione della Regione. Tanto che nei giorni scorsi Solinas ha tentato una disperata mossa con una lettera al ministro Matteo Salvini che nel governo di Giorgia Meloni ha la delega ai Trasporti. Il capo della Giunta sarda, in qualche modo, chiedeva all’alleato della Lega di intercedere con l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile che, tuttavia, può intervenire solo nel caso di violazioni di legge. F2i, invece, ha agito nel pieno rispetto della normativa vigente.

Da registrare anche le risposte, colpo su colpo, date da F2i a Moro e Solinas. La prima quando l’assessore ha sostenuto che F2i, nel Cda di Geasar, avesse lasciato alla Regione una quota troppo piccola, come se si trattasse di una mossa illegittima. Ligantia, norme alla mano, ha spiegato che nella spa di Olbia la parte pubblica è al 20,56 per cento, non al 3, perché l’azionariato della Sfirs va sommato a quello delle Camere di commercio di Sassari e Nuoro. Il secondo fronte ha riguardato il fatto che la Regione, sempre a sentire Moro, fosse impossibilitata a chiedere la convocazione delle assemblee e anche per questo contraria alla fusione degli aeroporti. Pure su questo F2i ha sminato Moro e Solinas assicurando che qualunque socio sopra il 2,5 per cento potrà mettere sullo stesso tavolo tutti gli azionisti perché lo Statuto verrà modificato in questo senso.

Adesso si attende l’esito del Cda a Olbia. Poi la Nsa sarà cosa fatta. Nel mezzo, la campagna di stampa contro Maurizio De Pascale, il presidente di Confindustria Sardegna e soprattutto della Camera di commercio di Cagliari e Oristano, l’azionista di maggioranza dello scalo del capoluogo. Nei giorni scorsi l’imprenditore-manager ha querelato Il Fatto quotidiano per diffamazione a mezzo stampa, proprio per via della “rappresaglia para-giudiziaria (qui l’editoriale del direttore Guido Paglia). Per gli avversari politici, il manager-imprenditore ha una ‘colpa’: essere favorevole alla costruzione del sistema aeroportuale regionale gestito da F2i.

Alessandra Carta

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