Aerei, settimana cruciale per l’Isola. Caos sui cieli sardi e la politica litiga

Quella che comincia oggi è una settimana cruciale per il futuro del trasporto aereo in Sardegna. Infatti proprio in questi giorni potrebbero arrivare delle novità sulla proroga del regime di continuità territoriale e sul nuovo modello che la Regione ha progettato. Tutto passa attraverso il parere della Commissione europea, chiamata a dare l’ultima parola e con cui la Regione ha rapporti fatti di botta e risposta sempre più glaciali. Il presidente Solinas martedì andrà a Bruxelles per la riunione del Comitato delle Regioni e resterà tre giorni con l’obiettivo di incontrare i rappresentanti della Commissione Ue per sbloccare la situazione di stallo.

Il clima, però, non è dei migliori attorno a una battaglia che in tanti nel mondo politico vorrebbero condurre in maniera unitaria. Il governatore, però, dopo giorni di bordate da parte dell’Ue e di attacchi da parte dell’opposizione in Consiglio regionale ha sbottato accusando il Governo sottolineando che è mancato “un impegno forte rispetto all’Europa”. Ed è proprio dall’Esecutivo guidato da Conte che Solinas attende “una più marcata ed evidente lealtà istituzionale”. Bruxelles ha fatto sapere che sui voli agevolati manca ancora una richiesta ufficiale di convalida dello schema di obbligo di servizio pubblico da parte dell’Italia. Il piano della Regione prevede una doppia tariffa, una per residenti e una per turisti in libero mercato per sette mesi, dal 29 marzo al 25 ottobre. All’accettazione di questo sistema è legata la concessione di una proroga dell’attuale regime che scade il 16 aprile.

Parole alle quali ha risposto il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Meloni, che ha usato parole dure nei confronti di Solinas: “Ora che è stato smascherato il suo grande bluff, la butta in rissa col Governo. E intanto i sardi restano sempre più imprigionati e irraggiungibili nella loro isola”. Per l’esponente dem, le responsabilità del presidente sono diverse tra cui quella di “aver deciso, non appena eletto, di revocare il bando che ha ereditato dalla precedente Giunta”.

M. S.

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