Tuttestorie, la letteratura per ragazzi a Cagliari: 45 ospiti internazionali, 260 attività nelle scuole

Quarantacinque ospiti, dagli Stati Uniti alla Svezia, dalla Spagna all’Olanda, dall’Islanda alla Francia, dal Nord al Sud Italia: autrici, autori, illustratrici e illustratori, atelieriste/i con cui indagare il tema della Fine. Si sono aperte le prenotazioni delle scuole al diciannovesimo Festival Tuttestorie di letteratura per ragazzi “E adesso? Racconti, visioni e libri sulle cose che finiscono”, dall’1 al 6 ottobre a Cagliari e in altri Comuni dell’isola. Un programma di incontri e laboratori, ideati e organizzati dalla Libreria per Ragazzi Tuttestorie, per le classi di tutta l’Isola, dall’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado. Sul sito www.tuttestorie.it può essere consultato il programma completo riservato alle scuole, con le modalità di partecipazione, l’elenco degli ospiti e i suggerimenti di lettura. 

Il festival esplorerà la Fine. Anzi, le Fini, che esistono e fluiscono, coi loro Frattempi (quelli in cui ci si chiede “e adesso?”) e i loro nuovi Inizi: tante, gioiose o tristi, dannose o feconde, importanti. Lo faremo con il contributo di idee e testi di Bruno Tognolini esulle note della colonna sonora originale di Antonello Murgia. E con la semina dell’Ufficio Poetico del Festival, diretto dal maestro Emanuele Scotto, che ha iniziato la sua raccolta di pensieri di bambine e bambini sul tema, coinvolgendo insegnanti da tutta l’Italia.

Sono 260 le attività destinate alle scuole fra incontri e laboratori. Di queste 150 si svolgeranno a Cagliari (Exma, scuole, libreria Tuttestorie, Biblioteca Ragazzi della Città Metropolitana e Micibo Cat Caffè) e 110 fra istituti comprensivi e biblioteche di altri Comuni (Gonnesa, Iglesias, Quartu S.Elena, Sanluri, Selargius, Monastir, Villanovaforru, Carbonia per lo SBIS, Isili per il Sistema Bibliotecario  Sarcidano-Barbagia di Seulo e Assemini, Decimomannu,  Elmas, Villasor, Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa per il Sistema Bibliotecario Bibliomedia). 

Si parte con l’anteprima del 23 maggio: Gunnar Helgason famoso attore, conduttore, regista e scrittore islandese sarà a Cagliari con il romanzo Una mamma svitata, in collaborazione con Bardunfula Festival e Uovonero. In arrivo ad ottobre dagli Stati Uniti il vincitore del Premio Strega Ragazzi 2023, Dan Gemeinhart, con L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise (Giralangolo), un romanzo on the road, ma anche un viaggio fra i ricordi e una fuga da un passato doloroso. André Bouchard, autore e illustratore francese, ci stupisce con i suoi finali ironici che smascherano l’egoismo, la menzogna e le prevaricazioni degli adulti verso l’infanzia. Ed è ancora uno sguardo ironico, sempre dalla parte delle bambine e dei bambini, quello che l’illustratrice e autrice svedese Emma AdBåge porta nei suoi albi pubblicati da Camelozampa. L’autrice sarà al festival, intervistata da Emanuele Ortu, grazie al progetto Reading Diversity Co-finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea, di cui Tuttestorie è partner. Edward Van De Vendel ci racconta di come si ricomincia a vivere in un paese diverso da quello di nascita. Il suo libro, Misha (Sinnos), nasce dall’incontro con Anoush Elman, immigrato in Olanda dall’Afghanistan. Ed è una storia di immigrazione, accoglienza e rinascita anche quella narrata da Michele D’Ignazio in Fate i tuoni (Rizzoli). 

Ellen Duthie, autrice di Così è la morte (Logos), ci conduce in un territorio che affascina e spaventa e in 38 domande (dei bambini) e risposte, invita a una sana riflessione sulla morte. Tema che torna nei libri di altri autori e autrici ospiti: nelle Cronache dell’Ade (Salani) di Mattia Corrente, che ci fa viaggiare in un aldilà pieno di personaggi e colpi di scena; nello Spiriti dello tsunami (Pelledoca), dove l’autore Daniele Nicastro, scrive di chi è intrappolato tra il mondo dei vivi e quello dei morti; nel Piccolo sonno, di Alessandro Riccioni (LupoGuido), unastoria di amore e morte al confine tra sogno e realtà; in Caccia al tesoro con fantasma  (Coccole Books), avventura di Sara Marconi

Poesie di Inizio e Fine, di Bruno Tognolini e Silvia Vecchini, debutterà all’EXMA e festeggerà i 20 anni della casa editrice Topipittori. Due poeti hanno giocato a dire in versi gli Inizi e le Fini di venti cose: sono nate quaranta poesie. Come nei giochi, scambiandosi di posto (“inizio io e fine tu, fine io e inizio tu”). A dire tutto questo per immagini, ci saranno le illustrazioni di Giulia Orecchia e un laboratorio di Francesca Amat.  Ancora poesia nelle passeggiate di parole e rime delle Poesie del camminare di Carlo Marconi (Lapis).

In ogni fine un nuovo inizio. Maratona per un disegno infinito del mondo, sarà l’opera collettiva che coinvolgerà le scolaresche e tutto il pubblico del festival su una cornice narrativa di Bruno Tognolini che intreccia Piumini, Calvino e Borges: una grande sala tutta bianca per creare un mondo immaginario in cui ogni disegno inizia dove l’altro finisce. Con finale, naturalmente a sorpresa. 

La fine porta con sé anche trasformazione e crescita. Chiara Carminati esplora storie dentro la Storia con il romanzo Nella tua pelle (Bompiani): ispirandosi ai documenti custoditi nell’Istituto San Filippo Neri di Portogruaro, racconta le seconde vite dei “figli della guerra”, separati dalle madri e accolti da religiosi che provano a dar loro una famiglia.  Terremoti, la nuova collana Orecchio Acerbo sarà presentata al festival da Mara Cerri, che illustra due storie di piccole grandi meramorfosi scritte da Nadia Terranova e Alice Rohrwacher. E “terremoti” familiari sono anche quelli narrati da Cristina Brambilla ne I ragazzi della fossa (Pelledoca), quando la morte di un nonno apre scenari inaspettati, e da Flavio Soriga in Signor salsiccia (Bompiani), quando in casa arriva un riccio scombussolato da un clima impazzito. Susanna Mattiangeli arriva in veste di traduttrice dei libri di Beverly Cleary pubblicati da Il Barbagianni: ancora bambine e bambini alle prese con le prime esperienze e col passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Stesso editore per La traccia di Tassi, un albo che con ironia e profondità dice del bisogno di lasciare il proprio segno nel mondo, ma anche di tornare in un luogo chiamato casa.

Spazio al fumetto con La mia strana amica (Tunuè) di Alice Coppini, che illustra anche le graphic novel della trilogia di Monte Quiete (Sinnos) e con Terry Time e la leggenda del drago d’argento (Tunuè) di Gud.

Bruno Zocca esplora le possibili molteplici identità nell’albo illustrato E se fossi qualcos’altro? (Lupoguido). Può anche accadere di svegliarsi un giorno ghirigoro, un giorno puntinato e un giorno tratteggiato: Sergio Olivotti lo ipotizza in Se fossi Ugo (Corraini). La sua ironia surreale ci propone in Ma che storia è questa? (Clichy) una spassosa carrellata fra i generi letterari. Anche Marianna Balducci gioca con le narrazioni: inUna storia troppo corta (Giralangolo) sono proprio le storie a chiedere di essere allungate per allontanare i finali, mentre ne La principessa nasona si lanciano i dadi per sorteggiare i diversi finali. Tra intreccio e fabula Lucia Giustini è autrice del giallo Cinque giorni (Pelledoca) in cui l’inizio della storia è la sua fine e viceversa, mentre sarà l’illustratrice Evelise Obinu a raccontare il giallo per i più piccoli La scomparsa di maresciallo (Albero delle Matite). Manlio Castagna ci riporta al classico the end cinematografico nell’avventura Dedalo e Dharma (Mondadori), appassionata dichiarazione d’amore per il cinema che muove i suoi protagonisti in uno slalom fra le pellicole. 

La carrellata di possibili declinazioni del tema prosegue: fine di oggetti elettronici a cui restituire nuova vita, come ci insegnano Roberta Barzaghi ed Emanuele Breveglieri in Osserva, smonta, ricicla. Ovvero l’arte dello smonting (Topipittori) e fine di materiali che trovano una seconda vita nel laboratorio di Simone Perra; fine geografica in Un mondo di isole di Serenella Quarello (Editoriale Scienza) e nel laboratorio di Elena Iodice E non finisce mica il cielo; fine della scuola nei Compiti per le vacanze (Storiedichi edizioni) di Eva Rasano; fine dell’umanità ne La porta delle Apocalissi (Mondadori) di Fabrizio Altieri; forme infinite in Cerca Cerchi (Lapis) di Massimiliano Tappari; fine del giorno ne La notte (Camelozampa), silent book illustrato da Veronica Truttero, al festival anche con I racconti di Ombraverde (Terre di Mezzo),magico luogo ai margini della città. Si può anche desiderare che finisca, ovvero sparisca, la sorellina minore che attira su di sé tutte le attenzioni: è Nicoletta Gramantieri a immaginarlo in Le fate non esistono, che segna il debutto al festival della nuova collana dei Miniromanzi de Il Castoro assieme a 54 secondi di ritardo,di Chiara Carminati. La parola fine ci rimanda anche alle rivoluzioni, ai mutamenti di un sistema di regole. La protagonista del romanzo di Maddalena Vaglio Tanet capirà che un altro mondo è possibile in Rim e le parole liberate (Rizzoli). Nella grande e fitta giungla,di Arianna Tamburini (Fatatrac) sarà invece un temporale a rimescolare le relazioni fra gli animali.Che la vita nasce se qualcosa fa Crac ce lo raccontano Matteo Pompili e Lorenzo Monaco nel libro di Camelozampa in uscita a settembre, illustrato da Luogo Comune: fini e nuovi inizi dettano il ritmo del mondo che avanza. I due fondatori di Tecnoscienza ci portando dentro Una cascata di elementi, un laboratorio dove scoprire cosa accade quando muoiono le stelle. Annalisa Masala, sotto il segno di Munari, propone un laboratorio che gioca con la varietà di creature marine. 

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