Torna ‘The photo solstice’, tra artisti internazionali e racconti dell’Isola

Dal 22 al 24 giugno arriva a Cagliari The Photo Solstice #5. Le giornate della fotografia, un programma di eventi pubblici e momenti di formazione con alcuni dei personaggi più influenti del mondo della fotografia, del cinema e dell’arte contemporanea, diretto da Franco Carta con la direzione artistica e la curatela di Marco Delogu e realizzato dalla Fondazione di Sardegna nell’ambito della piattaforma Ar/S Arte condivisa. The Photo Solstice #5 conferma la sua natura nomade e, dopo le precedenti edizioni all’Isola dell’Asinara e in Barbagia, si sposta in città, negli spazi del Centro comunale d’arte il Ghetto di Cagliari dove saranno ospitate le tre serate aperte al pubblico a ingresso gratuito con talk, proiezioni e incontri.

“Questa edizione di The Photo Solstice #5 – afferma Marco Delogu – invita i protagonisti e le protagoniste della scena internazionale per capire come si possa ipotizzare una continuità spazio-temporale di questo progetto e di Commissione Sardegna nelle maggiori istituzioni internazionali e con curatori e autori che si vogliono confrontare, anche attraverso diversi linguaggi, con la Sardegna. Per questo ospiteremo Shoair Mavlian la giovane direttrice di The Photographers’ gallery di Londra, una delle istituzioni di riferimento della fotografia internazionale, o un grande autore come Don McCullin che qui in Sardegna conclude i lavori per la sua più grande retrospettiva. E così per Cosima Spender e il suo film anglo-sardo sul Palio, Maria Alicata con i libri d’autore, a partire da Maria Lai, mostrati nel 2022 alla Biblioteca Apostolica di Roma. Elisa Medde ritorna a parlare di fotografia internazionale e le sue nuove frontiere osservate negli anni attraverso Foam Magazine. Torna anche Simon Baker dopo un anno trionfale alla Maison européenne de la photographie iniziato con Michajlov e finito con Zanele Muholi e che curerà la retrospettiva di McCullin. Lo scambio tra tutti costituisce l’humus di The Photo Solstice #5 per godere il presente e pensare al futuro.”

Ad aprire i tre giorni di eventi, giovedì 22 giugno, sarà il dialogo tra il grande fotografo britannico Don McCullin e Simon Baker, direttore della Maison Européenne de la photographie, che rifletteranno su come il ruolo della fotografia di guerra sia cambiato nel corso degli anni e sui suoi processi di trasformazione. McCullin racconterà la sua scelta di allontanarsi dagli orrori della guerra per dirigere il suo sguardo verso dimensioni e riflessioni più a contatto con la natura e con i luoghi testimoni del tempo e della Storia.

Il fotografo sarà protagonista della nuova edizione di Commissione Sardegna, iniziativa che vede la Fondazione di Sardegna impegnata nella produzione di un progetto fotografico inedito, che possa raccontare l’isola e il suo patrimonio attraverso gli occhi di fotografi di fama internazionali e che porti alla creazione di un archivio di progetti che esplorano la Sardegna grazie a punti di vista sempre nuovi. La serata di venerdì 23 giugno sarà dedicata alle nuove prospettive della fotografia contemporanea, e in particolare allo sguardo di tre curatrici dal background e dalle esperienze molto diverse, tra curatela ed editoria. La storica dell’arte e curatrice Maria Alicata, partendo dai libri d’artista di Maria Lai, racconterà il lavoro di artisti che hanno assunto il libro come elemento centrale della loro pratica. A seguire Elisa Medde, rinomata curatrice, scrittrice ed editor di fotografia e che per dodici anni ha ricoperto il ruolo di Chief Editor presso la rivista Foam, farà un punto sulla fotografia contemporanea in Europa, riassumendone il passato recente e tracciando le tendenze, i principali temi di interesse e campi di evoluzione. Chiuderà la serata Shoair Mavlian, recentemente nominata direttrice di una delle più importanti istituzioni nel mondo della fotografia britannica, The Photographer’s Gallery, che condividerà con il pubblico i futuri progetti della galleria e le sfide e i temi che il nuovo corso affronterà.

L’ultima giornata del programma pubblico, sabato 24 giugno, è stata immaginata come un momento per guardare alla fotografia attraverso approcci artistici apparentemente molto diversi tra loro, ma che offrono una prospettiva su una realtà spesso celata. Apre la serata Dione Roach, alunna della 4 edizione di The Photo Solstice, che presenta The Escaping Hatch: una serie di ritratti di detenuti realizzati nell’ala dei condannati a morte della prigione di Douala in Camerun, raffigurati davanti a dei fondali dipinti da Roach stessa con un collettivo di pittori detenuti. La serie è una riflessione sulla fantasia, sul desiderio e sulla libertà. A seguire Marco Delogu, autore del lavoro di ritratti di fantini del palio I Trenta Assassini, e Cosima Spender, regista del documentario Il Palio, confronteranno le rispettive esperienze e influenze nel raccontare il mondo che circonda il Palio di Siena, il suo legame con la Sardegna e i suoi protagonisti. L’incontro introduce la proiezione pubblica del documentario. Parte centrale del programma sono i momenti di studio e confronto dedicati alle fotografe e ai fotografi selezionati dal direttore artistico del progetto Marco Delogu attraverso l’Open Call 2023. Monica Biancardi, Andrea Camiolo, Chiara Cordeschi, Giovanni Hänninen, Sosthenn Hennekam, Matteo Orani, Eleonora Paciullo, Luca Radatti, Martina Simonato, Francesco Villa, Alexa Vinci.Questi seguiranno il fotografo Pino Musi nel suo intenso laboratorio dal titolo Sconfinare, un’indagine non solo fisica e geografica sul concetto di confine.

Don McCullin sarà il nuovo protagonista dell’edizione 2023 di Commissione Sardegna, e gli scatti realizzati da McCullin in questa occasione saranno parte della sua grande mostra personale in programma il prossimo autunno presso Palazzo delle Esposizioni a Roma. Commissione di Sardegna è un progetto promosso dalla Fondazione di Sardegna a cura di Marco Delogu, che ogni anno prevede la produzione di un nuovo corpus di opere fotografiche commissionate a fotografi e fotografe e generati nell’arco di una residenza sull’isola. Nel 2017 Marco Delogu inaugura il progetto con una serie paesaggi notturni dell’ex- carcere dell’Asinara; l’anno successivo Guy Tillim è stato invitato a indagare il tema delle migrazioni concentrandosi in particolare nell’area metropolitana di Cagliari; Pino Musi nel 2019 attraverserà gli scenari del Sulcis-Iglesiente alla ricerca di un racconto fotografico che ne riporti il tema dell’archeologia industriale; del 2021 è la residenza di Paolo Ventura che diventerà “Viaggio in Sardegna”, nello stesso anno Tim Davis ha viaggiato tra la Barbagia, Ogliastra e oristanese per realizzare la sua serie “Hallucinations”. È in corso fino al 25 giugno al Man di Nuoro la mostra di Olivo Barbieri, “Twelve ee h s nine – Dolmen e Menhir in Sardegna”, frutto della sua residenza nel 2022 in cerca dei dolmen che costellano il territorio dell’isola. Sono in lavorazione i progetti realizzati da Vanessa Winship e Graciela Iturbide. Le opere commissionate, anno per anno, hanno arricchito la narrazione sulla cultura e l‘immaginario legato alla Sardegna di nuove prospettive, attraverso differenti progetti espositivi, promossi nell’ambito del progetto Ar/S – Arte condivisa, accompagnate dalla produzione di cataloghi editi da Punctum Press.

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