Torna Monumenti Aperti: gli studenti ciceroni della cultura

Monumenti Aperti ritorna in presenza, dopo un’edizione “virtuale”: la manifestazione nazionale prende il via il 23 ottobre e propone fino al 12 dicembre un fitto programma di visite guidate alla scoperta e riscoperta dei gioielli architettonici, siti archeologici e naturalistici della Sardegna e di alcune regioni d’Italia.

Protagonisti gli studenti ciceroni, pronti a raccontare storia e curiosità di siti, edifici storici, chiese, musei. Ma sono numerosi anche gli itinerari al di fuori della cinta urbana tra nuraghi, Domus de Janas, Giare, giardini, piazze monumentali, murales, oltre agli appuntamenti online. “Scuola di libertà dal 1997“: con questo slogan che ne evidenzia il ruolo sociale e formativo, riparte la manifestazione nata a Cagliari nel 1997 grazie a un gruppo di studenti universitari. Dall’ dea di questi giovani pionieri, l’ iniziativa si è estesa a tutta l’ Isola e ha coinvolto man mano anche la Penisola.

Monumenti Aperti 2021 coinvolge 34 Comuni con i nuovi ingressi di Roma, con l’Ecomuseo Casilino, Montorfano in Lombardia, e in Sardegna Castelsardo, Genoni, Ossi, Serrenti Tissi. 111 monumenti, 32 itinerari tematici, 9000 volontari, 107 associazioni, 200 scuole, sono i numeri della 25/a edizione.

“Si ritorna alla normalità con alcune norme di sicurezza, come le prenotazioni per evitare assembramenti ( www.monumentiaperti.com) – lontani dai numeri precovid siamo in netta ripresa”, spiega Massimiliano Messina, presidente di Imago Mundi odv. L’evento ha assunto sempre più il carattere di iniziativa ampiamente partecipata.

“Una festa di comunità che coinvolge cittadini esperti, istituzioni, volontari, e in primo piano le scuole”, ha aggiunto Messina. Confermata la presenza di Ferrara, con focus sull’Orlando Furioso di Ariosto, poi Cantù e Como in Lombardia, Bitonto in Puglia, Santo Stefano Belbo, in Piemonte, la prima ad aderire a Monumenti Aperti e che propone un’ attività legata al suo figlio più illustre, Cesare Pavese.

“Dai più giovani deve partire la consapevolezza della valorizzazione del proprio patrimonio culturale”, ha detto Maria Dolores Picciau, assessora alla Cultura del Comune di Cagliari che ha preso parte alla conferenza stampa guidata da Massimiliano Messina e alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti dei comuni sardi e italiani. In programma un convegno nazionale che chiama a raccolta esperti e studiosi sul tema legato alle innovazioni e buone prassi di valorizzazione del patrimonio culturale.

“Valorizzazione di siti e monumenti ma anche conservazione del nostro ambiente – ha evidenziato Marcella Serreli, del comitato scientifico di Monumenti Aperti – anche questa è scuola di libertà”. (Maria Grazia Marilotti/Ansa)

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