Nei giorni scorsi si è concluso Cagliari urbanfest – Generazioni metropolitane, il primo festival di street art e arti visive ideato dall’associazione Asteras nel contesto urbano del capoluogo sardo. Con il suo programma denso di eventi che hanno accompagnato il pubblico da giugno a ottobre, ha fatto dialogare i quartieri Sant’Elia, Stampace e Marina, tra interventi di arte urbana, laboratori, mostre e incontri.
A concludere il Cagliari urbanfest è stata una due giorni di incontri che ha permesso di confrontarsi, con le tante persone che hanno partecipato, sui molteplici aspetti dell’arte urbana e sulla funzione rigenerante che essa può svolgere nei luoghi che la accolgono. Dalla conferenza realizzata in collaborazione con la cattedra di Storia dell’arte contemporanea dell’Università di Cagliari, al tour dei murales, al talk con gli artisti che hanno animato il festival.
In questo senso le opere di street art create da Ericailcane, Carol Rollo e Mara Damiani a Sant’Elia, in via Schiavazzi e all’ingresso del Parco degli Anelli, non soltanto hanno avviato un dialogo con il quartiere, i suoi abitanti e quanti lo frequentano, ma hanno coinvolto le giovani generazioni in un processo creativo e in una pratica artistica che hanno come corollario il prendersi cura dei luoghi che viviamo. Così il murale “muoversi, muoversi!” di Carol Rollo – nella foto di apertura – è nato dal laboratorio che l’artista ha tenuto con le alunne e gli alunni della scuola primaria Nanni Loy, mentre l’opera “La mia città” ha visto Mara Damiani affiancata nella realizzazione dalle e dagli studenti del Liceo artistico Foiso Fois di Cagliari.