Il Sardinia Post bimestrale e su carta: ecco il numero 18 del nostro magazine

Il lungo viaggio dei prodotti sardi nel mondo è la copertina del nuovo numero di Sardinia Post magazine, il bimestrale cartaceo diretto da Guido Paglia che racconta l’Isola attraverso reportage, interviste, approfondimenti e rubriche. La rivista di maggio-giugno – la diciottesima uscita – è da oggi nelle edicole di Cagliari. Si può acquistare anche online attraverso la finestra ‘Shop’ del nostro sito dedicato (qui il link).

La storia di copertina ‘Missione export‘ – a cura di Marzia Piga – spiega come il mercato interno del ‘made in Sardinia’ non sia sufficiente per le piccole-medie imprese isolane. I numeri raccontano di luci e ombre: il giro d’affari nel 2018 è stato di 5,7 miliardi di euro, ma di questi l’83 per cento è rappresentato dai prodotti petroliferi. Aumenta l’export di prodotti chimici e di armi e munizioni mentre arretra sensibilmente il settore lattiero caseario. L’ampio reportage è accompagnato dall’editoriale di Anna Maria Pinna, dal titolo ‘Il made in Sardinia, la qualità all’estero‘: una riflessione che fornisce una prospettiva di analisi economica, oltre i numeri.

Poi ecco due storie parallele, due scelte di vita unite da uno stesso filo rosso: un ex allevatore dorgalese di 43 anni ha trasformato un ovile a Neulè in un ecoparco dedicato al turismo attivo e sostenibile (la firma è di Andrea Deidda); nel Sassarese un operaio di 27 anni è ritornato alla terra decidendo di “barattare lo stipendio sicuro per la felicità di sentirmi libero”. È diventato pastore, coronando il suo sogno di bambino (l’articolo è di Alessandra Carta).

Marcello Zasso cura il dossier intitolato ‘La terra dei kilowatt‘: è il racconto di come la crisi industriale  ha travolto anche i consumi energetici, riportando la Sardegna ai livello degli anni Novanta del secolo scorso. La sezione ‘Stili di vita’ si apre col racconto, firmato da Susanna Lavazza, di una professione che sta scomparendo: quella dei maestri d’ascia che costruiscono barche rigorosamente in legno. Si prosegue con l’approfondimento di Andrea Tramonte sulla figura del nuorese Giovanni Pintori, autore di alcune delle grafiche più belle e iconiche della Olivetti e riconosciuto come uno dei maestri del design italiano del Novecento, a venti anni dalla scomparsa. E poi la storia – raccolta da Manuel Scordo – sulla doppia vita di Carlo Sannais che recita nei film di Giovanni Columbu, quando non vende frutta e verdura per strada a Cagliari.

Spazio anche agli eventi culturali, con un focus sul festival letterario Lìcanias, in programma a giugno a Neoneli, e sulla mostra dedicata all’architetto Alessandro Mendini al Museo Nivola di Orani. E poi il racconto di un giovane scrittore sardo, Mauro Tetti, in bilico tra storia e immaginazione, ambientato alla fine dell’Ottocento tra le miniere del Sulcis e la Francia.

Come sempre, le riflessioni dei nostri editorialisti: Nicola Comerci con ‘Elisir di lunga vita: i custodi del tempo‘; Bruno Murgia con ‘I pezzetti di umanità nella bulimia da odio‘; Cristina Caboni con ‘Di mirto e salsedine. Un luogo è profumo‘; Monica Scanu con ‘Dimentica il market. Che il km 0 ti seduca‘; Andrea Viola con ‘Stangata condomini, più rogne che gioie‘; Andrea de Lucia con ‘Assassini di plastica e stupidi cetacei‘. Infine le rubriche: il libro e il disco, curati rispettivamente da Ignazio Caruso e Claudio Loi; la ricetta di Clelia Bandini; la riflessione sui vini bio di Giuseppe Carrus; l’escursione tra le dune di Chia di Federico Fonnesu; il ‘pulpito’ a 5 stelle visitato ad Alghero da Eleonora D’Angelo.

In questo diciottesimo numero del Sardinia Post magazine ‘immagine di copertina è firmata Carlo Giambarresi.

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