I Ratapignata a Udine con ‘Sa bertula’: premiati al Suns festival

I ritmi in levare conquistano il Suns. Menzione speciale per i Ratapignata al Festival della canzone in lingua minoritaria che si è tenuto a Udine lo scorso fine settimana. Sabato nel teatro Palamostre di Udine, Lele Pittoni e i suoi compagni hanno ricevuto il premio “Best live act” per il brano Sa Bertula, primo singolo del nuovo disco in fase di registrazione. Si tratta dell’ennesimo riconoscimento per i gruppi isolani nella rassegna canora che fa parte dell’importante circuito europeo Liet International Festival. Una vetrina che in passato aveva premiato la creatività di Dr Drer & Crc Posse, vincitori nel 2009, del duo algherese formato da Claudia Crabuzza e Claudio Gabriel Sanna, che trionfarono nel 2012, e dei mogoresi ForeFingers Up! A new Balentia’s Joint (presenti anche nell’edizione 2014), omaggiati lo scorso anno con il premio della critica per il brano “Sa luxi ‘e su soli”.

Questa volta la giuria, nella valutazione, ha apprezzato la capacità di utilizzare il sardo per produrre rocksteady, la professionalità della band e in modo particolare la performance sul palco, particolarmente apprezzata dal pubblico presente. Il primo premio della critica è andato invece a Martina Iori, cantante di lingua ladina della Val di Fassa, che rappresenterà le lingue italiane minoritarie, insieme al campidanese degli ex Balentia, guidati dai fratelli Mura, nella finale europea in programma in Germania il 12 dicembre. La band ska-reggae cagliaritana era stata infatti selezionata tra gli otto finalisti (su 40 realtà partecipanti) e ha presentato Sa Bertula, il brano che dà il titolo all’ultimo singolo in vinile, uscito lo scorso giugno.

Il genere utilizzato è quello allegro e scanzonato tipico di ska e rocksteady, generi nati a Kingston in Giamaica e successivamente sviluppatisi negli anni Sessanta e Settanta a Londra. Nel 45 giri stampato volutamente in vinile per festeggiare i 15 anni di attività i Ratapignata avevano proposto due brani inediti: Sa Bertula e Oru Siguru. Un disco che anticipa il nuovo lavoro più grande, messo in cantiere da tempo, in fase di registrazione e che sarà sul mercato nella prossima primavera. Entrati in studio l’8 novembre al Sonusville di Siliqua, seguiti da Willi Cuccu e Enrico Rocca, i Rata hanno già completato l’incisione della sessione ritmica. In Sa Bertula (e in Oru Siguru) il gruppo punta ancora una volta sulla forza evocativa della lingua sarda nella sua variante campidanese: “Sa Bertula, la bisaccia dei pastori, rappresenta il carico di ansie che tutti noi ci portiamo dietro”, afferma il cantante dei Ratapignata Pittoni, “mentre il lato B del disco, Oru Siguru, è un brano che offre il messaggio di “non prendersi troppo sul serio” per non pensare sempre e solo alle preoccupazioni”.

Nella copertina del disco, realizzata da Lorenzo Pes (dallo stile reso anticato come nelle vecchie copertine) su foto di Alessandro Peddis, i Ratapignata (Pittoni, voce, Igor Baglivi, chitarra, Bachis, tromba e cori, Maurizio Marzo, chitarra e cori, Gianluca Pitzalis, trombone, Andrea Tatti, batteria e cori, Andrea Parodo, basso, Eugenio Aresu, percussione ed elettronica, Maurizio Floris, sax) si presentano con gli abiti di scena, cappelli, giacche e camice sgargianti, tipici dei musicisti rocksteady anni Sessanta. Per il brano Sa Bertula, i Ratapignata hanno preparato anche un simpatico video nel quale compaiono, in veste di attori, alcuni giornalisti isolani. Il video è stato realizzato dalla nascente crew Mommotty, guidata dai membri fondatori Nicola Contini, Laura Biagini, Matteo Incollu e Federica Ortu.

Federico Fonnesu

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