Giornate Patrimonio: week end tra archeologia digitale e cena garibaldina

Anche i siti del polo museale della Sardegna aderiscono alle Giornate europee del Patrimonio: sabato 23 settembre con orari e costi ordinari, nel corso della giornata, e apertura straordinaria serale di tre ore al prezzo simbolico di un euro, e domenica 24 con orari e costi ordinari. Tanti gli eventi, dalla cena basata sulle ricette che richiamano le abitudini alimentari di Garibaldi, alle nuove frontiere dell’archeologia digitale con tablet e visori per accompagnare il pubblico in un’esperienza virtuale tra vedute aeree e ricostruzioni dell’antica Nora romana, sino alla scoperta del rifugio antiaereo nei sotterranei del museo Sanna di Sassari e al concerto jazz nell’area archeologica di Porto Torres. Tutti gli appuntamenti, che sono stati pubblicati in sul sito www.beniculturali.it, sono stati illustrati a Cagliari dalla direttrice regionale del polo museale, Giovanna Damiano, e dal direttore del Museo archeologico di Cagliari, Roberto Concas. Un’agenda fitta di oltre 50 eventi che hanno come protagonisti i musei, i comuni, gli archivi, le biblioteche, le fondazioni, le associazioni culturali e le cooperative. Damiano, oltre a ricordare che il tema di quest’anno è “Cultura e Natura, un argomento di grande attualità che permette di approfondire l’interazione dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, in un ampio arco cronologico che va dalla preistoria all’epoca contemporanea”, ha ricordato un evento in programma già oggi allo spazio San Pancrazio che ospita un incontro con la maestra del bisso, Chiara Vigo. Concas, invece, si è soffermato sulla novità rappresentata dalla realtà virtuale aumentata che da domani potrà essere sperimentata al museo Archeologico di Cagliari. “Dotarci di queste nuove tecnologie significa rispondere alle esigenze del pubblico offrendo un’informazione multitasking e dando nel contempo un alto valore all’attività scientifica con un occhio di riguardo alla componente ludica. Inoltre siamo all’avanguardia in Italia dal punto di vista didattico e metodologico”. Il servizio, attivo per ora solo al museo cagliaritano, sarà poi esteso a tutti i siti del polo museale sardo.