Festival Migrante: ad Alghero “Dentro e oltre i luoghi comuni” con Franca Masu

L’arte declinata in ogni suo aspetto, per conoscere e comprendere la vita di uomini, donne, minori, famiglie provenienti da nove Paesi differenti, per origini, culture, lingua, che convivono in pace ogni giorno, nell’attesa di scoprire il proprio futuro. È il Festival Migrante, alla sua seconda edizione, organizzato dalla cooperativa La Luna, che dal 2014 gestisce i centri di accoglienza di Baja Sunajola a Castelsardo e Vel Marì a Fertilia. Sabato 4 agosto e domenica 5, dalle 18.30 a Lo Quarter ad Alghero, il Festival, con il patrocinio del Comune di Alghero e della fondazione Alghero, aprirà le porte dei centri di accoglienza, attraverso una mostra, uno spettacolo teatrale, un concerto e la degustazione di pietanze tipiche dei Paesi di origine dei migranti. La due giorni sarà l’occasione per mostrare l’idea di accoglienza che porta avanti la cooperativa: mettere la persona al centro delle proprie attenzioni, con l’obiettivo di accompagnare i migranti lungo un percorso per il potenziamento delle capacità professionali, linguistiche e creative e il raggiungimento di una reale autonomia dell’individuo, capace di interagire con la società ospitante.

La filosofia e il programma. Il tema di quest’anno gioca sull’ambiguità del termine “Luoghi Comuni”. Da una parte si dimostra che un’accoglienza positiva, virtuosa e attiva esiste già, nei centri gestiti dalla cooperativa La Luna, che rappresenta un esempio da seguire contro business e sfruttamento del disagio dei migranti che sono prassi purtroppo diffuse e non luoghi comuni. Dall’altra c’è la volontà di mostrare quei luoghi comuni, o meglio di comunità, che generano incontri, idee, novità, progetti di vita. Il festival presenta i luoghi comuni dei centri di Baja Sunajola e Vel Marì, dove ogni giorno si svolgono lezioni di italiano, laboratori di artigianato, di attività artistiche e sport. La mostra, con foto, video, testimonianze e suoni, sarà visitabile sabato 4 dalle 18 a mezzanotte e domenica 5 dalle 10 alle 13 e dalle 15 a mezzanotte. Sabato è inoltre prevista la performance teatrale del gruppo Jaama Dambé “Idu masquerade e Lagbaja Spirit” – nella foto sotto -, che trae ispirazione da un rito africano del 1500 ed è tutt’ora praticato in villaggi nel Sud della Nigeria. Domenica 5 agosto dalle 18.30 spazio alla musica con l’energia dei Barrio Sud, band sassarese che di canzone in canzone coinvolge il pubblico in un viaggio fatto di volti, di immigrazione, amore e rivoluzione, e il sound travolgente della Jaama Dambè Band, che per l’occasione conta su una collaborazione d’eccezione: Franca Masu (nella foto). La grande dama della musica mediterranea e massima rappresentante musicale della cultura catalana locale spiega così la scelta di partecipare all’evento: «Sono una sognatrice, quasi una visionaria. Se intuisco la pur minima possibilità di buona riuscita in una progettualità, un interscambio o un incontro, mi butto a capofitto dentro la cosa. Così, quando la cooperativa La Luna mi ha invitata, ho scelto cosa offrire al gruppo musicale dei ragazzi che sono ospitati al centro di Baja Sunajola: la mia musica. La musica è un linguaggio universale e non conosce ostacoli né confini. E se anche la pronuncia in algherese non sarà perfetta, soltanto l’avere condiviso tempo, vibrazioni, note e respiri, ci farà sentire meno soli o insicuri ma sicuramente più belli e più ricchi. Il suono della voce che canta è più di una preghiera, di un sorriso, di un abbraccio, di un bacio».

In entrambe le serate è prevista una degustazione di pietanze etniche (per informazioni e prenotazioni festivalmigrante2018@gmail.com), mentre la marching band Jaama Dambé trascinerà ospiti, turisti, passanti alla scoperta di questo mondo, per molti ancora da scoprire.

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