I suoi attacchi sono micidiali, il suo senso dello swing proverbiale, il suo eloquio torrenziale. Ma Fabrizio Bosso dispone anche di altre frecce e lo sta dimostrando negli ultimi anni, dopo i folgoranti esordi: la voglia di sbalordire ha infatti lasciato il posto a un equilibrato mix di virtuosismo e poesia.
Il trombettista torinese è quindi oggi un artista maturo, capace di agire in più direzioni, di partecipare a omaggi a illustri colleghi come Miles Davis e Don Cherry, di confrontarsi con la musica di Nino Rota, di dialogare con musicisti dal background diverso dal suo come Antonello Salis e Luciano Biondini.
Con il suo quartetto Bosso porta a sintesi compiuta le tante esperienze compiute sino ad oggi: l’amore per il Bop è sempre presente, ma filtrato da un sensibilità e da un gusto personali. Del gruppo fanno parte elementi di sicura affidabilità quali Julian Oliver Mazzariello, uno dei migliori pianisti italiani delle ultime generazioni, il giovanissimo contrabbassista salentino Luca Alemanno e il batterista Nicola Angelucci. Il repertorio è composto quasi per intero da brani originali del trombettista, con qualche incursione negli standards, jazz e non jazz, a seconda dell’ispirazione del momento.
(Nella foto Bosso con Mazzariello)
Mercoledì, 27 gennaio, Bflat di Cagliari, ore 21.30 (tel. 3425163268-3479389791)
Fabrizio Bosso, tromba e flicorno
Julian Oliver Mazzariello, pianoforte
Luca Alemanno, contrabbasso
Nicola Angelucci, batteria