Cinema, la storia di Cagliari tra ‘800 e ‘900 in un corto

Un viaggio nel tempo alla riscoperta della storia di Cagliari tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, un modo originale per riscoprire le origini del capoluogo sardo. E’ l’obiettivo che si prefigge il progetto “Cagliari en Marche”, cortometraggio presentato con successo a Monumenti Aperti del 2015 e ora riproposto dall’associazione La Pleiade con un nuovo episodio dal titolo “Il sogno della Belle Epoque”. L’esperimento cinematografico animato è stato presentato in anteprima a Cagliari alla Fondazione di Sardegna e sarà proiettato per l’edizione 2017 di Monumenti Aperti il 13 e 14 maggio e all’Ichnusa Sailing Kermesse il 19 maggio. Dopo la trasformazione da città fortificata a città borghese con lo spostamento verso il mare tratteggiati nel primo episodio, nel secondo si ripercorre un viaggio nelle vicende dell’epoca con l’affermazione della borghesia cagliaritana, che vive l’entusiasmo, i sogni e gli stimoli della Belle Epoque, segue la moda di Parigi e si esprime “alla francese”. Vive anche in contrasto con la maggioranza dei cittadini che vanno avanti in condizioni socio economiche difficili e disagiate, che sfociano nei sanguinosi tumulti del 1906. Protagonisti “animati” dell’episodio, tratteggiato con sapienza artistica tra video muto e immagini storiche accompagnati da una selezione musicale, sono don Michele Carboni, noto imprenditore cagliaritano, mademoiselle Parapluie e il suo cagnolino. Compaiono anche importanti personaggi storici, come Ottone Bacaredda. La direzione artistica del progetto è di Emanuela Russo, la regia di Maassimo Gasole e la ricerca storica è curata da Giorgio Russo.

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