Capitale cultura 2020, la sfida di Nuoro. Fois: “Più letteratura qui che a Berlino”

Nuoro capitale italiana della cultura 2020, un prestigioso riconoscimento a cui ambisce la città che ha dato i natali al premio Nobel Grazia Deledda e su cui l’amministrazione di Andrea Soddu (Pd) investe energie per strappare il titolo ad altre 45 città italiane. Oggi l’amministrazione comunale ha presentato il suo progetto al ministero per i Beni culturali, la cui decisione si conoscerà tra il 15 e il 20 novembre. Il gruppo di lavoro che ha elaborato il dossier di 60 pagine, dense di progetti culturali ed economici, è guidato da Massimo Mancini, direttore di Sardegna Teatro, che ha scelto di non rendere ancora pubblico il dossier. “Giochiamo per vincere – dice all’ANSA il sindaco Soddu -. Con la candidatura a capitale della Cultura italiana per il 2020, Nuoro ha ritrovato progettualità e un’ampia visione per il futuro”. Il primo cittadino punta deciso all’obiettivo che vede unite per la prima volta maggioranza e opposizione in Consiglio comunale. “Ci stiamo mettendo una quantità enorme di energie nel tentativo di migliorare Nuoro – spiega – che città della letteratura e dell’arte lo è già, ma vogliamo aprirla agli scambi con il mondo”. Per il sindaco “vanno bene anche le critiche”, ma a tutti risponde con un invito a includere: “chiunque abbia idee entri nella partita e proponga”.

Le polemiche

Il sindaco si riferisce alle voci fuori dal coro che stanno mettendo in discussione la candidatura del capoluogo barbaricino, in primis alla lista civica Idea Comune intervenuta nel dibattito attraverso l’ANSA. “Dobbiamo dare un’identità alla città, seguire percorsi non concorsi”, questa la posizione riassunta dal portavoce della civica Stefano Mannironi. “Conosciamo tutti i limiti della nostra città – risponde Soddu – ma stiamo cercando di fare passi avanti rispetto ai problemi. La candidatura a capitale italiana della Cultura può essere un’occasione di crescita incredibile. Attorno alla valorizzazione del grande potenziale culturale di questa città, che vanta un premio Nobel, scrittori e artisti di livello, dobbiamo creare occasioni di sviluppo e incoraggiare nuovi talenti. Abbiamo messo in piedi progetti e non chiacchiere: il piano per le “Periferie al centro” già finanziato con 18milioni di euro, che s’interseca con i progetti del piano di rilancio del Nuorese; il piano Ri Monte per la rinascita del monte Ortobene e tanti altri ancora”.

Il contributo dello scrittore Marcello Fois

Al dibattito interviene anche lo scrittore Marcello Fois. “Le critiche sono tipiche del nuorese e vanno messe in conto – attacca Fois – molti concittadini, più che proporre, puntano a mantenere lo status quo. Nuoro è una capitale culturale a prescindere: ha più letteratura questa città che Berlino, Chicago o Bologna e questo è un dato di fatto. Qui non ci sono solo letterati, artisti del passato e un premio Nobel, ma ci sono anche tante eccellenze moderne, io ho evidenziato almeno 80 profili. Pensiamo per esempio, solo per citarne qualcuno, il designer Flavio Manzoni, l’eccellenza dei sistemi museali Patrizia Asproni, Gavino Murgia uno dei migliori jazzisti su piazza”. “Nuoro – sottolinea lo scrittore – deve trovare energie nuove, dare spessore ai luoghi e sistematicità al sistema culturale. Poi io sono perché in città si faccia l’appello: chi c’è c’è, chi non vuole partecipare è libero di restare fuori”.

Maria Giovanna Fossati – Ansa

Foto da Wikipedia

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