Cala il sipario sul Babel film festival. Ecco tutti i film che hanno vinto

Giù il sipario, a Cagliari, sul Babel Film Festival, il primo concorso internazionale dedicato alle produzioni cinematografiche nelle lingue minoritarie, che sabato ha incoronato i vincitori di questa sesta edizione.  Dopo una settimana di incontri e proiezioni, sono stati assegnati i premi Maestrale per il miglior lungometraggio (6 mila euro), miglior corto (2 mila e 500) e miglior documentario (2 mila e 500).

Per il miglior lungometraggio è stato votato We will be happy one day di Pawel Wysoczański (nella foto), un film ambientato in un distretto molto povero della Slesia, nella Polonia meridionale, in cui si dipana la storia di Daniel, che per cercare di fuggire dalla povertà inizia a girare un film con il suo cellulare. Pawel Wysoczański è un regista, sceneggiatore e produttore. Si è laureato in regia  alla Krzysztof Kieślowski Film School presso l’Università della Slesia a Katowice. È autore di: Punto di vista, Sulla strada, Saremo felici un giorno, Jurek premiato nei festival cinematografici di tutto il mondo. Dal 2011 è esperto del Polish Film Institute. In collaborazione con il Consolato polacco a Toronto, dirige seminari cinematografici con studenti polacchi canadesi, intitolati “We the Poles”. Nel 2019, ha realizzato Long day tomorrow – un film la cui realizzazione è durata per oltre 8 anni.

Un ex aequo invece per la categoria miglior documentario, che va a Diario guaranì di Marcelo Martinessi e a Jainkoak ez dit barkatzen di Josu Martinez.  Votato come miglior cortometraggio, infine, il lavoro in yiddish di Ivan Orlenko dal titolo In our synagogue.  Sempre nella categoria corti, la giuria ha assegnato anche due menzioni speciali per Antolina di Aguero Miguel Ángel Nori Nori Nork di Estilabiz Urresola.

I verdetti sono maturati al termine di un confronto interno alla giuria, guidata dalla regista Fiorella Infascelli e composta dal regista e sceneggiatore Marco Antonio Pani, dall’animatrice e regista di animazione Michela Anedda, dal segretario generale di Elen (European Language Equality Network) Davyth Hicks, dal direttore della fotografia Mario Brenta, dalla regista del Quebec orientale Crystal Dawn Jerome, e dal produttore e regista Daniele Maggioni.

Insieme ai premi della giuria ufficiale sono stati assegnati anche numerosi riconoscimenti collaterali (per un montepremi complessivo di 15 mila e 500 euro). A partire dal premio One wor(l)d- conferito da una delegazione di richiedenti asilo politico presenti in Sardegna – che è andato a  Salvatore Allocca per il film La gita. Sergio Scavio invece il premio Diritto di parola – assegnato dagli studenti delle scuole superiori di Cagliari – per il film parlato in sassarese dal titolo La notte di cesare.

Gli altri premi.  Il premio Umanitaria è andato Filindeu 2.0 di Antonio Sanna, il premio Italymbas Anima di Joseph Peaquin, il premio Ficcpremio del pubblico Anti di Josu Martinez, il premio Cineclub Fedic di Cagliari Su boi e su domadori di Francesco Fadda , infine il premio Diari di Cineclub We will be happy one day di Pawel Wysoczański.

[Foto: Sara Deidda]

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share