A Iglesias il Festival della Storia, tre giorni su “Migrazioni e Mediterraneo”

Iglesias si appresta a diventare, per tre giorni, un centro di cultura e storia internazionale. Da domani e fino a lunedì 24 luglio, dalle ore 21, nella Piazza Municipio, ritorna il Festival della Storia giunto alla sua XI edizione sotto la direzione artistica dell’associazione Figli d’arte Medas. “Migrazioni e Mediterraneo” sono gli argomenti, attualissimi, scelti per affrontare temi scottanti come pace, solidarietà e accoglienza. Ospiti illustri, di levatura internazionale, coraggiosi protagonisti della storia del loro paese racconteranno, spiegando in maniera comprensibile a tutti, le dinamiche che stanno provocando profonde trasformazioni nel mondo che viviamo, con esodi epocali, vere e proprie fughe, da Paesi travagliati da guerre e miseria. Un argomento che tocca in particolare Iglesias come possibile sede di uno dei Cpr sardi. “Su questo mare Zeus, come in una profezia, ha incontrato Europa, suggellando la vocazione di questo spazio liquido: l’incontro fra alterità, popoli, lingue e costumi, generando un sincretismo che porta cultura”, si legge nella nota della manifestazione.

Il Festival cercherà di aprire una finestra sulla coscienza umana per aiutare a capire se questo mare può essere la strada verso la speranza e l’accoglienza o un confine che rende straniere le persone. Di straordinaria importanza le testimonianze degli ospiti della prima serata, dal titolo “La Primavera Araba e la Rivoluzione dei Gelsomini”, con Radhia Nasraoui, avvocato fondatrice dell’associazione contro le torture in Tunisia e moglie del leader del Partito dei Lavoratori Hamma Hammami. Con lei dialogheranno, intervistati da Mauro Sollai, Gianni Andrea Deligia, ex funzionario Onu esperto in politiche internazionali per la Pace, presidente onorario del Festival e Marc Arno Hartwig, della Commissione europea per la migrazione in Italia e Grecia. Nella seconda serata si potrà assistere allo spettacolo teatrale di Gianluca Medas, direttore artistico del Festival, “Le sentinelle del mare” in cui, attori d’eccezione, saranno i ragazzi stranieri ospiti della cooperativa sociale La vela Blu di Aritzo. Con l’intervento di Anna Cau, Procuratore capo del Tribunale dei minori di Cagliari si parlerà di “accoglienza e destino dei migranti minori non accompagnati”. Per finire, nella serata di lunedì 24, il Festival farà rivivere i drammatici periodi del 1943 quando Cagliari fu rasa al suolo sotto i bombardamenti delle forze aeree anglo-americane, nei quali morirono oltre 2 mila persone e altre 40 mila dovettero cercare rifugio e accoglienza in altri paesi dell’isola. Di questi, molti trovarono asilo proprio nella città di Iglesias. Il tutto arricchito da immagini messe a disposizione dalla Mediateca del Mediterraneo (MeM) di Cagliari e dalle musiche di Andrea Andrillo. Concluderanno le testimonianze di don Ettore Cannavera (La Collina), Mimmia Fresu (Il Seme) e l’iglesiente Giovanna Grillo (Casa Emmaus) intervistati dal giornalista Ottavio Olita. Interverranno anche gli ordini forensi di Cagliari e Oristano e la Guardia Costiera. L’intera manifestazione sarà trasmessa sul web, in streaming, sul sito youtg.net. La direzione scientifica è curata da Giampaolo Manca.

Carlo Martinelli

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