Ci sono tre ristoranti sardi tra i 29 nuovi Bib gourmand segnalati nella guida Michelin 2024. La categoria si riferisce a quei locali informali in grado di proporre una buona esperienza gastronomica con un menù completo economicamente più accessibile rispetto alle insegne ‘stellate’. Finora erano sei i Bib gourmand sardi: Cucina.eat e Josto a Cagliari, Coxinendi a Sanluri, Trattoria Margherita ad Arborea, Hub a Macomer e Su Gologone a Oliena.
Ora si aggiungono anche ChiaroScuro di Marina Ravarotto a Cagliari, l’Old Friend di Dario Torabi (sempre nel capoluogo) e Sa Mandra ad Alghero. Negli ultimi due anni la guida Michelin ha mostrato una certa attenzione verso la cucina dell’Isola, grazie anche alla vitalità gastronomica che ha dimostrato la ristorazione sarda anche nelle sue declinazioni più creative e innovative. L’anno scorso è salito a sei il numero delle stelle Michelin sarde: oltre al Corsaro di Stefano Deidda a Cagliari, Confusion di Italo Bassi a Porto Cervo, Somu di Salvatore Camedda ad Arzachena, Gusto by Sadler di Claudio Sadler a San Teodoro, Fradis Minoris di Francesco Stara a Nora, si è aggiunto anche il ristorante Petra Segreta a San Pantaleo, con lo chef-patron Luigi Bergeretto e la consulenza di Enrico Bartolini.