È indagato per occultamento di cadavere Davide Derosas, l’uomo di 43 anni che ha lasciato il corpo della mamma morta in casa chiuso a chiave nella sua stanza da letto, a Olbia, per sei mesi: con la notifica dell’autopsia, che sarà effettuata nella giornata di oggi dai medici legali Salvatore Lorenzoni e Francesco Serra incaricati dal magistrato, ha ricevuto l’avviso di inizio indagini a suo carico. Il cadavere di Maria Antonia Sanna, di 67 anni, nata a Monti ma residente in città, è stato scoperto domenica mattina mummificato, ricoperto di fogli di plastica e rifiuti. L’esame autoptico è fondamentale per stabilire in modo preciso quando e come sia avvenuto il decesso.
L’uomo, operaio di 43 anni, dopo essere stato interrogato dalla pm del Tribunale di Tempio Pausania, Sara Ghiani, è stato sottoposto a una visita psichiatrica ed è ricoverato nel reparto di Psichiatria all’ospedale Giovanni Paolo II, dove viene costantemente monitorato dai medici. Per sei mesi ha continuato una vita apparentemente normale: il lavoro, le serate come batterista nella rock band File, gli amici. Poi tornava a casa. E spesso non osava nemmeno varcare la soglia: dormiva in auto. In quella villetta alla periferia di Olbia, nella stanza da letto, giaceva il corpo senza vita di sua madre.
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