Vendita Costa Smeralda, la presunta maxi evasione fiscale sfiora i 150 milioni

L’ipotesi iniziale era di una presunta evasione fiscale di 100 milioni di euro. Ma potrebbero diventare addirittura 150 milioni. L’affare sotto l”occhio della procura di Tempio è quello della cessione della Costa Smeralda (terreni, immobili e servizi) avvenuta nel 2012. Una vendita da 600 milioni di euro avvenuta a maggio 2012 tra le società del gruppo Colony Capital (legate al magnate libanese americano Tom Barrack) al fondo sovrano del Qatar, che si appresta a lanciare gli investimenti per il polo sanitario dell’ex San Raffaele, a Olbia. La notizia si legge su La Nuova Sardegna oggi in edicola. Sul quotidiano sassarese già ieri era riportata la notizia della transazione economica da 2 milioni di euro tra la Colony e l’Agenzia delle entrate, un tassello che non ferma appunto l’inchiesta guidata dal procuratore Domenico Fiordalisi che vede indagate dieci persone. Per gli investigatori si tratta di un semplice “atto amministrativo”.  E le carte si scopriranno nelle prossime settimane.

L’indagine è cominciata lo scorso aprile con alcune perquisizioni della Guardia di Finanza che avevano acquisito documenti negli uffici della Sardegna Resorts a Porto Cervo, ovvero la società che gestisce gli alberghi della Costa Smeralda e adesso anche gli interessi del Fondo sovrano del Qatar. Gli accertamenti hanno riguardato gli anni 2011 e 2012, quindi quando la proprietà era ancora in mano a barrack attraverso la capofila Colony Capital alla Qatar Holding, passata agli arabi a maggio 2012.

Gli investigatori hanno sempre mantenuto la massima riservatezza sull’indagine per evasione fiscale e già nel  febbraio e ottobre 2013 le Fiamme Gialle avevano effettuato altri controlli negli uffici della società a Porto Cervo. Intanto nei giorni scorsi fra la Colony e l’Agenzia delle Entrate di Olbia vi è stato un concordato fiscale col versamento di circa due milioni di euro, per la vendita di alcuni terreni di una società lussemburghese ai qatarioti, ma si tratta di una transazione con l’Agenzia che non intacca, comunque, l’inchiesta della Procura di Tempio. I terreni, e sono tutti fronte mare, fanno parte del pacchetto acquistato dal Qatar.

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