Variante inglese, San Teodoro chiude: sino al 10 marzo sarà lockdown totale

Salgono a due i Comuni sardi in lockdown per via della variante inglese, la forma di Covid più contagiosa finora scoperta: dopo Bono, nel Sassarese, la zona rossa scatta anche a San Teodoro, in Gallura. Ad anunciarlo, con un lungo post su Faceook, la sindaca Rita Deretta.

“Cari concittadini – si legge nel post pubblicato ieri alle 21 sulla pagina social del Comune -, con grande dispiacere devo comunicarvi che, a seguito della nota pervenuta nel tardo pomeriggio da parte dell’Ats Sardegna (Dipartimento di Prevenzione – Servizio di Igiene e Sanità pubblica di Olbia), con la quale si richiede per motivi di sanità pubblica l’istituzione della zona rossa nel nostro Comune, sto predisponendo un’ordinanza contingibile ed urgente a salvaguardia dell’incolumità pubblica”.

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A San Teodoro il lockdown scatta a partire da oggi, 25 febbraio, alle 14 e andrà avanti sino alla mezzanotte del 10 marzo. L’ordinanza è stata pubblicata nel pomeriggio: vietato spostarsi in entrata e in uscita dal territorio comunale, negozi, bar e ristoranti chiusi, restano aperti tabaccai, farmacie e parafarmacie, rivendite di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole. È consentito lo spostamento all’interno del Comune tra le ore 5 e le ore 22, una sola volta al giorno verso un’altra abitazione privata, nel massimo di due persone, oltre ai minori di 14 anni.

“In esito al monitoraggio e controllo dei dati in rapporto ai casi Covid-19 registrati nei giorni scorsi, come effettuato dalla Ats di Olbia, è emersa una situazione di criticità in esito a cluster, verificatosi presso due distinti nuclei familiari e diffuso tra il centro e le frazioni e provocato dal virus a variante VOC202012/01″, è spiegato nell’ordinanza; “dal tracciamento effettuato dalla Ats in collaborazione con gli uffici comunali il territorio a oggi presenta 20 casi accertati di positività”.

“In tutto il territorio municipale dovranno essere osservate tutte le prescrizioni relative alla zona rossa come da Dpcm del 14 Gennaio 2021”, ha scritto ieri ancora la sindaca. “Voglio che sappiate – prosegue il post – che abbiamo provato in tutti i modi ad evitare che ciò accadesse, ci siamo spesi in ogni modo contattando personalmente i positivi al fine di tracciare la rete dei contagi e agevolare la stessa Ats nelle operazioni di monitoraggio e tracciamento per il confinamento del progressivo incremento dei contagi. Purtroppo, sebbene l’impegno sia stato tanto, l’Azienda per la tutela della salute ha comunicato un ulteriore incremento dei positivi tale da richiedere misure più stringenti”.

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Ancora dalla pagina Facebook: “Per questo motivo, al fine di salvaguardare tutti e per grande senso di responsabilità, consapevole del sacrificio che vi sto chiedendo, sto emanando l’ordinanza di chiusura. Ovviamente, questo stesso senso di responsabilità mi auspico che arrivi da parte di tutti, cittadini ed istituzioni, al fine di scongiurare l’ulteriore aggravamento del numero dei contagiati, affinché gli enormi sforzi e sacrifici ai quali sto sottoponendo i miei cittadini non si rivelino vani. Vi informa che ho già contattato personalmente l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, il commiossario di Ats, Massimo Temussi, e quello della Assl di Olbia, Franco Logias, per l’immediata attivazione dello screening di massa, come già avvenuto nel Comune di Bono e gli stesdsi mi hanno rassicurata confermandomi la disponibilità all’effettuazione dello stesso. Abbiamo altresì attivato, di concerto con la prefettura di Nuoro, il potenziamento dei controlli sul territorio da parte di turtte le forze dell’ordine. Sarà mia cura tenervi costantemente aggiornati”.

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