Vaccini, Sardegna al quartultimo posto. Ancora polemica sulle dosi per i ‘fragili’

Sfiorato ma non è stato centrato in pieno il target sulle vaccinazioni fissato per il 29 aprile dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo per la Sardegna. L’Isola avrebbe dovuto raggiungere quota 12.150 somministrazioni, mentre si è fermata a 10.479 in 24 ore. Secondo il report del Governo la Sardegna è quartultima nel rapporto tra dosi consegnate e dosi somministrate e ha ancora una scorta del 16 per cento visto che la percentuale di inoculazioni è pari all’84 per cento, cioè 497.133 dosi inoculate su 591.590 consegnate. E oggi arrivano anche 51mila dosi di AstraZeneca. In sette giorni, la capacità vaccinale, si attesta su circa 70mila somministrazioni con una media di 10mila vaccini al giorno. Non si placano, intanto, le polemiche sulla vaccinazioni ai fragili. Complessivamente sono state somministrate sinora a questa categoria 64.372 dosi, ma cresce il malumore tra i cittadini che rientrano in questa fascia e i loro familiari. Dopo l’annuncio di una possibile class action un altro Comitato fa sentire la propria voce sulle modalità di adesione.

“Dal 22 aprile – spiega il Comitato dei fragili – dopo numerosi solleciti e denunce, a noi cosiddetti fragili hanno concesso la possibilità di manifestare la nostra volontà all’adesione alla campagna di vaccinazione anti Covid 19, formalmente accettata con sms. Ad oggi siamo ancora in attesa di chiamata. Facciamo presente che nessuno di noi si è permesso di rifiutare la somministrazione del vaccino” Il riferimento è alle dichiarazioni del governatore Solinas che aveva illustrato in Consiglio regionale i numeri dei “rifiuti” al vaccino: 14.413 telefonate con 3.274 prenotazioni, come spiega l’Ats che evidenzia: “Solo poco più di tremila hanno risposto alla chiamata, il che vale a dire che molti pazienti hanno rifiutato il vaccino”.

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