Unioni Civili, Arc Cagliari: “Una legge che fa un passo avanti e uno di lato”

“Infine, la legge sulle unioni civili è stata approvata e le coppie omosessuali potranno godere, anche in Italia, di alcuni diritti che prima erano loro negati. Un passo in avanti è stato dunque compiuto anche nel nostro paese, che fino a ieri rimaneva una delle pochissime democrazie del mondo a non riconoscere nessun diritto alle persone lgbtq”. Inizia così la nota diffusa ieri sera dall’Arc Cagliari, associazione che da anni porta avanti in Sardegna azioni e battaglie per i diritti civili, a proposito dell’approvazione in Parlamento della legge italiana sulle Unioni Civili. Negli ultimi mesi, insieme ad altre realtà isolane, si era fatta portavoce anche a Cagliari del movimento SvegliatiItalia proprio in vista dell’approvazione del disegno di legge sulle unioni tra persone dello stesso sesso.

“È difficile, però, esultare per quella che a nostro avviso resta, comunque, una legge ‘a metà’. Questo perché, come ha detto ieri Michela Marzano nel suo intervento alla Camera dei Deputati, la legge ‘Cirinnà’ ‘nasce già vecchia’: permane, infatti, una diseguaglianza di valore tra le coppie eterosessuali, che possono sposarsi ‘davvero’, e quelle omosessuali, che possono solo ‘unirsi civilmente’; e permane una diseguaglianza ancora più grave tra le famiglie cosiddette ‘tradizionali’, che possono avere o adottare figli, e quelle omogenitoriali, che invece non vedranno riconosciuti neanche quelle figlie e quei figli sono già nati e fanno parte della nostra società. Perciò, quello che per un verso è un passo avanti, per un altro verso sembra più un passo ‘di lato’: con esso, lo Stato si smarca dal prendere una scelta chiara e definitiva di riconoscimento pieno dei diritti delle persone omosessuali. Per noi, come sosteniamo da anni e soprattutto negli ultimi mesi di dibattito pubblico, insieme a tutte le altre associazioni lgbtq italiane, esiste un’unica vera soluzione a questa condizione di riconoscimento incompleto: il matrimonio egualitario, che porterebbe anche l’Italia all’altezza di molte altre grandi democrazie in Europa e nel mondo. E per il matrimonio egualitario, anche lungo gli eventi da noi organizzati come Queeresima e Sardegna Pride 2016, continueremo a batterci ancora, consapevoli che in Italia la lotta per i diritti civili non è finita”.

La nota di Arc Cagliari si conclude con un augurio: “Nel frattempo, ci sentiamo di fare gli auguri a tutte quelle coppie che potranno finalmente accedere a tutele e diritti prima preclusi, e ci stringiamo alle famiglie arcobaleno per la battaglia che hanno ancora davanti e che vinceremo tutte e tutti insieme”.

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