Turista stava affogando a Cala Sinzias: salvato dal campione di nuoto Magnini

Stava inseguendo un cigno gonfiabile portato via dal vento. Un comportamento rischioso che poteva costare caro a  un turista che stava facendo il bagno a Cala Sinzias. Quando il vento spazza via qualcosa, per inseguirlo serve uno sforzo che si rivela molto più difficile del previsto e così un turista ha avuto un malore nelle acque cristalline tra Villasimius e Costa Rei. Mentre si attivava la macchina dei soccorsi davanti al Lido Tamatete, è arrivato un grandissimo colpo di fortuna: in acqua c’era anche Filippo Magnini, due volte campione del mondo dei 100 metri in stile libero e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene del 2004.

L’ex nuotatore di Pesaro è sempre in grande forma, e spesso viene notato nelle acque del Sarrabus, che frequenta assieme alla fidanzata cagliaritana Giorgia Palmas (nella foto, la coppia ieri a Cala Sinzias). Grazie alle sue ancora potentissime bracciate è stato Magnini a raggiungere per primo il bagnante in difficoltà e tenerlo a galla mentre arrivavano i soccorsi da terra. Una scena che è stata raccontata all’Ansa dal direttore della Provincia di Cremona, Marco Bencivenga, testimone oculare di quegli attimi concitati vissuti poco dopo le 13 a Cala Sinzias.

“Il bagnante era in grande difficoltà: a un certo punto si è spaventato, si è bloccato e ha bevuto un po’ d’acqua – ha poi raccontato l’ex campione -. Quando l’ho raggiunto non riusciva neppure a parlare e non era facile caricarlo sul gommone, così l’abbiamo disteso sul materassino matrimoniale di altri bagnanti che si trovavano lì vicino”. Magnini, assistito dai bagnini e dagli amici del turista che stava rischiando di affogare, ha portato a riva l’uomo sul materassino. In quegli attimi la macchina dei soccorsi era ormai in moto: in spiaggia è accorso un medico, che insieme ai bagnini ha applicato la mascherina dell’ossigeno al bagnante salvato, in attesa dell’arrivo di un’ambulanza e del successivo trasferimento in ospedale.

Nel frattempo, Magnini si è elegantemente defilato dalla prima fila, occupata da decine di curiosi, ed è tornato sotto l’ombrellone, dove ha ricevuto i complimenti dei familiari e di tutti i presenti per la tempestività e l’efficacia dell’ intervento di salvataggio. “Ho fatto solo quel che dovevo“, ha minimizzato l’ex campione.

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