Tregua sulla Barbagia, oggi non nevica. Polemica sull’assessore Spano

Dopo cinque giorni di nevicate intense, il cielo sembra aver dato tregua ai paesi del Nuorese: secondo le previsioni meteo, pur restando una situazione di nuvolosità e instabilità, sono in arrivo schiarite e la temperatura è in leggero rialzo. I paesi che come Fonni, Desulo e Pattada sono completamente sommersi dalla neve, forse nelle prossime ore potranno fronteggiare con più serenità l’emergenza. Una tregua breve: da sabato sono previste forti piogge.

La situazione oggi

La Colonia penale di Mamone è ancora isolata. Critica anche la situazione nella diga Maccheronis a Torpé, dove 35 persone nella parte bassa del paese hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni: la gran quantità di neve caduta in questi giorni con lo scioglimento potrebbe causare una esondazione. Ancora chiusa la statale 389 Nuoro-Lanusei al Passo Correboi dove l’Anas e i vigili del fuoco stanno lavorando per rimuovere la neve. A Fonni, a mille metri, e Desulo, nel Nuorese, la situazione è sempre difficile per la viabilità: un mezzo speciale dell’Agenzia Forestas cercherà di liberare la provinciale Fonni-Desulo, da tre giorni impraticabile mentre la provinciale Tonara-Desulo è percorribile con le catene. Situazione rientrata nella normalità a Pattada dove uomini e mezzi del Comune e di Forestas stanno liberando le strade: la viabilità nelle arterie principali dovrebbe essere garantita in serata. Risolto anche il guasto alle condutture dell’acqua: gli operai di Abbanoa non riuscivano a raggiungere il paese a causa della neve e sono stati trasportati con i mezzi pesanti.

Le informazioni della Regione, su Facebook è polemica

L’ultima allerta meteo della Protezione Civile è stata diramata ieri: condizioni avverse tra nevicate, gelate, vento e mareggiate in previsione fino alle 10 di questa mattina. Nessuna allerta, per il momento, diramata per la giornata di oggi a parte il rischio idraulico nella Sardegna orientale. Non pervenuto, ancora, un sistema di condivisione web regionale per le emergenze: già nei tragici giorni dell’alluvione del novembre 2013 era venuto alla luce la mancanza di un coordinamento unico di notizie e così i cittadini si erano radunati spontaneamente attorno al tag #AllertameteoSAR  (ancora utilizzato) per mettere in rete le notizie sui social network. A tre anni di distanza la Regione Sardegna non possiede ancora un canale web dedicato all’emergenza. Sulla pagina Facebook della Ras – Regione Sardegna, dove in mezzo alle notizie sul maltempo ci sono anche tutte le altre news regionali, scoppia invece la polemica: “Le strade della Sardegna sono state liberate già dal primo giorno, tranne brevi tratti e per un breve periodo, grazie al lavoro di Anas, Province e Sistema di Protezione civile”, si leggeva ieri alle 14. Il post è stato subito contestato da tantissimi cittadini che segnalavano strade comunali e provinciali completamente bloccate. “Le notizie pubblicate sono verificate dalla Protezione civile”, la risposta della Regione su Facebook. 

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L’assessore regionale Donatella Spano: “Allerta meteo data per tempo”

Ieri sera le parole di Donatella Spano, assessore regionale alla difesa dell’Ambiente e Protezione Civile, hanno provocato ancora malumori: “L’allerta meteo è stata data per tempo e quindi tutti soggetti interessati avrebbero potuto arrivare meglio preparati seguendo le azioni previste dalle prescrizioni della Protezione civile e dai piani comunali che ogni amministrazione è tenuta a redigere”. Dura la risposta di Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas: “Nel 2010, il Governo Berlusconi approvò il nefasto decreto legge 78 che ha messo limitazioni alle consulenze, alle pubbliche relazioni, alla formazione, all’acquisto di arredi. Nel bilancio del 2017 del nostro Comune ci sono 15mila euro per queste voci. Ora leggiamo che i comuni dovevano essere pronti per l’emergenza neve con mezzi e uomini. Uomini non se ne possono assumere; per i mezzi (gomme, assicurazione, manutenzione, gasolio, benzina, ecc…) si deve spendere la metà di quanto si spendeva nel 2009. Certo, la Regione ha fornito i pick-up e le terne, ma chi li guida se non puoi assumere un autista o un operatore? Se sforiamo queste spese ci accusano di danno erariale. Con queste regole, che spese sulla Protezione Civile possiamo fare? Le spese sull’emergenza graveranno sicuramente sui Comuni che non vedranno rimborsarsi nemmeno un euro dallo Stato e dalla Regione”. “I mezzi comunali e quelli privati stanno facendo il possibile per liberare le strade del paese – ha detto all’Ansa il sindaco di Desulo, Gigi Littarru -. Le forze in campo ci sono ma non abbiamo mezzi idonei: siamo abituati a spalare la neve, ma per spingere due metri di neve c’è bisogno di mezzi potenti. Prima di accusarci di non aver rispettato i Piani della Protezione civile, dalla Regione vengano a vedere quanta neve è caduta e quanti mezzi abbiamo a disposizione”. “Oggi la situazione è una fotografia di quella di ieri – ha aggiunto la sindaca di Tonara, Flavia Loche – non abbiamo mezzi per liberare le strade. Abbiamo chiesto mezzi alla Protezione civile, a Forestas, ai Vigili, alla Prefettura, ma qui non è arrivato niente”.

I sindaci sui social network

Se la comunicazione istituzionale non funziona i sindaci si arrangiano come possono grazie soprattutto ai social network: da Fonni a Desulo, da Baunei a Buddusò gli stessi primi cittadini hanno condiviso le informazioni di servizio su Facebook per allertare i cittadini, segnalare situazioni di pericolo e avvisare di strade bloccate e scuole chiuse. “Oggi non nevica ma siamo ancora sommersi – ha scritto questa mattina Daniela Falconi, sindaca di Fonni – La neve accumulata sui tetti, soprattutto nelle case del centro storico dove i tetti non hanno i fermaneve, questi giorni può causare gravi situazioni di pericolo. Prestate la massima attenzione, soprattutto avvisate i bambini che oggi usciranno a giocare”.

Le ultime notizie da Desulo sono per fortuna confortanti: “Giornata impegnativa con finale felice – ha commentato ieri sera il sindaco Gigi Littarru – Gli allevatori stanno bene, e piano piano stiamo liberando le strade. Questo pomeriggio all’Ospedale San Francesco è nato Christian. Alla Madre Silvia e al padre Mario i miei più sinceri auguri. Un abbraccio fraterno ai sindaci che, come me, vivono momenti particolari, forse unici”.

Francesca Mulas

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