Stocchino (Prc): “Fermiamo l’espansione di Teulada, via a commissione d’inchiesta”

“Occorre fermare il progetto di espansione della base militare di Teulada. La Difesa non può pensare di concentrare ulteriormente la sua presenza sull’Isola, la Regione italiana con la più grande porzione di territorio gravata da servitù militari”. Lo sostiene Giuseppe Stocchino, consigliere regionale del PRC e vicepresidente del gruppo Misto intervenendo sul tema delle servitù militari e dell’annuncio della costruzione di nuovi immobili all’interno del demanio militare in comune di Teulada.

“Lo stop all’ingrandimento del poligono deve essere il primo passo di un confronto con lo Stato per riconsiderare la presenza dei militari sulla nostra terra. Sono al fianco dell’iniziativa del comitato ”Gettiamo le basi”, la politica sarda deve fari sentire la sua voce immediatamente.

C’è poi il capitolo aperto dell’inquinamento da uranio impoverito e delle mancate bonifiche – continua l’esponente del PRC – A Teulada e Perdasdefogu si è certificata la presenza di uranio, torio ed altri metalli pesanti. Un delitto contro un’intera comunità che non può restare impunito. Ho cercato di avere accesso agli atti della commissione Sanità del Consiglio regionale relativi alle sedute in cui si è affrontato il tema dell’uranio, intenzione frustrata dalle lungaggini e dalla segretezza su determinati documenti. Un fatto che non ritengo in sintonia con lo spirito che dovrebbe regolare la vita all’interno della massima assemblea sarda”.

“La presidente Claudia Lombardo può ovviare a questa lacuna chiedendo ai Presidenti di Camera e Senato di favorire la istituzione di una nuova commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito – conclude Stocchino – A Montecitorio e Palazzo Madama hanno scelto di fare spending review sacrificando la ricerca della verità. Evidentemente, le relazioni dell’organo inquirente stavano infastidendo lo Stato Maggiore della Difesa. Sintomo di un lavoro obiettivo e non viziato da ragionamenti di utilità politica”.

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