Aveva colpito più volte la compagna 32enne con una spranga di ferro e un bastone causandole gravi traumi: oggi Simone Niort, sassarese di vent’anni arrestato l’11 giugno di un anno fa dopo la brutale aggressione tra le mura di casa, rischia una condanna per tentato omicidio e procurato aborto.
Come riporta il quotidiano La Nuova Sardegna oggi in edicola, durante l’udienza del processo con rito abbreviato che si è tenuta ieri nel Tribunale di Sassari il pubblico ministero Paolo Piras ha chiesto una condanna a otto anni di carcere davanti al giudice per le udienze preliminari Carmela Rita Serra.
Niort, poco più che maggiorenne, era andato a convivere da pochi mesi con la compagna 32enne incinta in un appartamento di via Montello, a Sassari, quando dopo una lite ha aggredito la donna. La vittima è riuscita ad avvisare i suoi genitori per chiedere aiuto ma Simone Niort si è rifiutato di farli entrare in casa; a quel punto sono intervenute le forze dell’ordine che hanno costretto il ragazzo ad aprire la porta; la giovane è stata trovata distesa a letto, dolorante e con il volto tumefatto delle percosse.
L’aggressore è stato subito arrestato e trasferito nel carcere di Bancali, dove pochi giorni dopo ha tentato il suicidio.
Nel 2014 Niort, all’epoca minorenne, si era messo alla guida di un’auto e aveva provocato un incidente costato la vita a una sua amica che viaggiava con lui.