Spacciavano cocaina negli ambienti della Cagliari bene gestendo un giro d’affari anche di 20mila euro al mese, ma i carabinieri hanno messo fine alla loro attività. In carcere su ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Roberto Cau e richiesta dal pm Gaetano Porcu, sono finiti Nicola Feboli, 32 anni, il fratello Simone, 29 anni, e Nicola Desogus, 30, cagliaritani incensurati, accusati di detenzione e spaccio di droga. Andrea Stocchino, 44 anni, invece – precisano i carabinieri – è stato denunciato a piede libero. Nel corso delle perquisizioni, condotte dagli uomini del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Cagliari, sono stati sequestrati 300 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento della droga, 9 telefoni cellulari, 25mila euro in contanti e un libretto postale con depositati 50mila euro, denaro che sarebbe stato guadagnato con lo spaccio di droga e due automobili. Simone Feboli è stato arrestato in flagranza ieri sera durante le perquisizioni, mentre per gli altri due era stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Segnavano su alcuni quaderni le entrate e uscite di denaro e di droga, una serie di documenti “contabili” che i carabinieri del Comando provinciale di Cagliari hanno sequestrato e su cui si concentreranno le prossime indagini. L’attività investigativa è scattata a giugno dello scorso anno. Gli specialisti del Nucleo investigativo per sei mesi hanno monitorato l’attività dei tre dei loro presunti complici – tra questi anche Andrea Stocchino – intercettando le comunicazioni e ricostruendo tutta l’attività di smercio di droga. Gli spacciatori conducevano una vita apparentemente normale, ma gestivano un giro d’affari considerevole. Rifornivano di droga, hanno spiegato i carabinieri, un circuito diverso da quello della “piazza” ma rivolto a clienti con un tenore di vita medio alto soprattutto del Capoluogo.