Solinas con la mascherina anti-virus. L’avvocato: “Lui ce l’ha, gli ospedali no”

Si chiude con un altro contagio tra il personale sanitario, il quindicesimo giorno di emergenza in Sardegna: stavolta il coronavirus ha colpito un infermiere del Brotzu, determinando la chiusura del pronto soccorso per evitare il diffondersi dell’epidemia. Ma è sempre più evidente che in Sardegna il personale paramedico e medico sta pagando con un prezzo altissimo la gestione del virus negli ospedali. Su tutto sembrano esserci problemi coi dispositivi di protezione individuale, ovvero l’attrezzatura che bisogna indossare per evitare i contagi.

L’ennesimo caso è infatti arrivato a poche ore di distanza dalla pubblicazione di una foto che ritrae il presidente della Regione, Christian Solinas, nella sua stanza a Villa Devoto, con la mascherina, mentre è in video conferenza con gli altri assessori per la seduta di Giunta con la quale è stato deliberato lo stato di emergenza sino al 31 luglio. Sul punto è intervenuto su Faceook l’avvocato Giacomo Doglio, esperto di Diritto sanitario, al fianco di sindacati e operatori in questi giorni drammatici per chi lavora negli ospedali.

“Il presidente della Regione Sardegna con dispositivo di protezione individuale. Esattamente quello che manca al personale sanitario che lavora negli unici focolai Covid-19 della Sardegna: gli ospedali”, si legge nel post. Poche righe che tracciano il solco di un’emergenza che in Sardegna rischia di finire fuori controllo. Di certo con disagi enormi per tutti i sardi: il Brotzu è l’ospedale più grande della Sardegna.

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