“La delibera che ha ‘ristrutturato’ il ‘ritornare a casa’ non va bene, rimangono alcune criticità che vanno corrette subito. Premesso che i toni trionfalistici dell’assessore non corrispondono al vero, ifinanziamenti sono diminuiti di circa 7 milioni, ovvero gli interessi dei malati sono peggiorati. Positivo è che si sia razionalizzato tutto il processo, ma l’importante è che se nascono problemi ci sia il paracadute della sanità, non è pensabile che ci sia una gara a chi presenta prima la domanda o tagli derivanti da distribuzioni perché i richiedenti sono troppi, vedremo, tutto si può correggere”. E’ quanto sostiene, in una nota, Salvatore Usala, malato di Sla e segretario del Comitato 16 Novembre Onlus e di Viva la Vita Sardegna Onlus, che ha annunciato di aver ripreso lo sciopero della fame e della sete. Usala tornerà a protestare lunedì 23 maggio, dalle 11, davanti all’Assessorato regionale della Sanità a Cagliari. “Rimarrò sin quando non avrò garanzie che la delibera verrà corretta subito”.
Combatte da anni contro una malattia senza nome, raccolta fondi per una 41enne di Sestu
“Ho 41 anni, e sono sarda. I miei ultimi anni sono caratterizzati da viaggi della speranza, tra ricoveri,…