Quattro condanne a diverse assoluzioni. E’ l’esito del processo sulla cosiddetta sindacopoli sarda, scaturito dall’inchiesta che aveva svelato un presunto intreccio tra studi professionali e amministrazioni comunali con lo scopo di pilotare gli appalti, che andavano a finire sempre nella stessa direzione. La sentenza di primo grado pronunciata dai giudici del Tribunale di Oristano – nel filone della Barbagia e del Mandrolisai – ha visto la condanna di: Salvatore Pinna, ingegnere 60enne di Tonara, titolare della Essepi Engineering, considerato il regista, con 7 anni e 6 mesi; 6 anni all’ex sindaco di Belvì ,Rinaldo Arangino; 4 anni e 8 mesi all’ex vicesindaco di Ortueri Pietro Crobu; 4 anni e 3 mesi all’ex primo cittadino di Tonara, Pier Paolo Sau.
Il collegio ha inoltre dichiarato il non doversi procedere per sopraggiunta prescrizione per alcuni reati contestati a Pinna, Arangino, Sau, Crobu e ad altri imputati: Francesco Chessa, Viviana Stochino, Antonio Franco Fogu, Maria Lucia Fraghì, Carlo Maria Sassu, Alessandra Piras, Laila Dearca, Salvatore Casula, Paolo Vacca, Piergiorgio Peddes. Assolti infine per altri reati Pinna, Arangino, Chessa, Dearca, Casula, Crobu e Giampaolo Porcu, quest’ultimo assolto per sei reati nel merito e per un altro prescritto.
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