Sindacopoli, patteggiamento chiuso per otto imputati: ecco nomi e condanne

A poco più di otto mesi dalla raffica di arresti che aveva portato in carcere cinque sindaci, due vicesindaci e altre 14 persone tra amministratori pubblici, professionisti e dirigenti di uffici tecnici accusati di far parte di una associazione a delinquere indicata dagli inquirenti come “La Squadra”, il Gip del Tribunale di Oristano Annie Cecile Pinello ha pronunciato oggi le prime sentenze. Riguardano otto imputati non di primissimo piano che hanno scelto la via del patteggiamento e potranno beneficiare della sospensione condizionale della pena.

Come noto, secondo l’accusa “La Squadra” si spartiva incarichi professionali legati alla realizzazione di opere pubbliche in una decina di Comuni della Sardegna centrale con qualche puntatina in quella sud occidentale. La notizia dei patteggiamenti si era diffusa alla fine dello scorso anno, con una ventina di richieste. Oggi, appunto, le prime sentenze.

Le pene più alte, pari due anni di carcere, sono quelle patteggiate dalla responsabile dell’ufficio tecnico di Gadoni, Simona Vacca, e dal responsabile dell’Ufficio tecnico di San Giovanni Suergiu, Beniamino Pilia. Un anno e 11 mesi, invece, la pena patteggiata dalla responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Aritzo, Sabrina Vacca.

Il professionista cagliaritano Andrea Murgia ha patteggiato otto mesi e 20 giorni, l’ex consigliere provinciale di Nuoro e socio del presunto capo indiscusso della ‘Squadra’ Tore Pinna nella società Essepi Engineering, Salvatore Borto, dieci mesi e venti giorni; un altro socio della Essepi, l’ingegnere desulese Ivan Peddio, cinque mesi e 20 giorni; Gianni Dino Fadda un anno, un mese e dieci giorni.

Sindacopoli non è certo un’indagine chiusa: anzi, proprio alla fine di dicembre il gip Armando Mammone ha chiesto la proroga delle indagini di altri sei mesi: esiste una grande torta, che è il maxi appalto della Sassari-Olbia, per il quale si sospetta l’esistenza di mazzette.

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