Nel 2019, quando l’operazione “Officina” permise ai carabinieri della compagnia di Sassari di sgominare una rete di spaccio tra il Sassarese e il Nuorese, era riuscito a evitare la cattura. Ma ora anche un 34enne di Sassari è stato assicurato alla giustizia dai carabinieri della sezione operativa del nucleo operativo radiomobile, che gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. All’epoca analogo provvedimento aveva interessato altre due persone, mentre otto componenti della banda erano finiti in carcere, a Bancali. I militari, in borghese, l’hanno individuato nel centro storico di Sassari, l’hanno identificato e catturato.
Il 26 settembre 2019 all’alba i carabinieri della compagnia, col supporto di quelli di Nuoro, Cagliari e dell’unità antidroga del nucleo cinofili di Abbasanta, diedero esecuzione tra Sassari, Nuoro e Cagliari all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Sassari nei confronti di dodici persone ritenute responsabili, in concorso e a vario titolo, di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. La cocaina e la marijuana provenivano dalla provincia di Nuoro alla volta di Sassari: 4 chili alla settimana, 3 chili e mezzo di marijuana e mezzo chilo di cocaina, per un giro d’affari complessivo di un milione di euro. La droga era destinata soprattutto al centro cittadino e alla zona industriale. Sperando di farla franca, i componenti della rete parlavano tra loro in codice di “fogli”, “carne di cinghiale”, “documenti” e “mattonelle”. Quella mattina uno di loro fu trovato in possesso di 2 chili di marijuana.