Serre fotovoltaiche, truffa con incentivi: danno erariale per 22 milioni di euro

Un impianto fotovoltaico realizzato su 26 ettari di terreno a Villasor, in località Su Scioffu, finalizzato sulla carta all’attività agricola (prima ortaggi, poi rose) destinato invece sin dall’inizio alla produzione e vendita di energia elettrica, un’attività alternativa che avrebbe dovuto svolgere solamente un ruolo di supporto. Ammonta a oltre 22 milioni di euro il danno erariale che la Corte dei Conti contesta alla Twelve Energy srl, la società agricola titolare delle serre con impianti fotovoltaici a Villasor finita nel 2015 al centro di un’inchiesta per truffa e lottizzazione abusiva condotta dal Corpo forestale e denominata Helios. L’impianto era poi stato sequestrato per ordine della Procura di Cagliari. Parallelamente la Guardia di finanza riscontrò una evasione fiscale da 42 milioni di euro. L’energia prodotta dalle serre fotovoltaiche doveva servire solo per coltivare prima ortaggi e poi rose, ma in realtà – secondo l’accusa – veniva venduta surrettiziamente a terzi. La società però avrebbe continuato ad incassare indebitamente i contributi agevolati previsti per il settore agricolo. Incentivi per un totale di 22,106 milioni di euro che ora la Corte dei Conti contesta come danno all’erario e ne pretende la restituzione.

Le 132 serre erano state realizzate con un finanziamento di 80 milioni di euro forniti da Banca Intesa. L’impianto era stato inaugurato nel 2011, poi sul progetto era finita l’attenzione della Forestale e la Procura della Repubblica aveva avviato l’inchiesta penale ‘Helios’ ipotizzando che la società avesse ottenuto grandi quantità di denaro pubblico senza averne diritto. Stipulato l’accordo col Gse nel 2012, il primo anno nelle serre doveva essere sperimentata la coltivazione di ortaggi che però, spiegano i giudici, si era “rivelata inadeguata”.

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