Scuola, l’Università di Cagliari sforna 132 nuovi insegnanti di sostegno

Centotrentadue nuovi insegnanti specializzati nel sostegno: lavoreranno in classe per l’inclusione dei ragazzi disabili dalla scuola dell’infanzia alle superiori. Nei giorni scorsi hanno discusso la loro tesina (tre elaborati con un focus anche sull’utilizzo delle nuove tecnologie in classe) nell’esame finale dopo 270 ore di lezione, 720 di laboratori, 150 di tirocinio diretto nelle scuole, altrettante di tirocinio indiretto in Università, 66 gli istituti scolastici che hanno stipulato una convenzione con l’ateneo. Mancano all’appello tanti altri insegnanti specializzati per soddisfare il bisogno sempre crescente di istruzione e inclusione nel mondo della scuola. La rettrice dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, non nasconde la soddisfazione: “Siamo pronti a fare di più, sappiamo bene quanto siano importanti questi insegnanti per gli studenti e le famiglie, ma non decidiamo noi i numeri dei partecipanti al corso: siamo vincolati alle indicazioni del Ministero”. E in Italia, Cagliari è stata una delle prime università a consegnare l’attentato ai neo specializzati.

“L’attenzione ed il supporto costante della Direzione per la Didattica e del Prorettore alla Didattica Ignazio Putzu – spiega il direttore del corso, Antonello Mura, docente di Pedagogia speciale alla Facoltà di Studi umanistici – hanno consentito al corso di essere fra i primissimi in Italia a licenziare i nuovi docenti specializzati, molti dei quali potranno accedere senza riserva al prossimo concorso a cattedra riservato agli abilitati della scuola secondaria superiore entro il prossimo 31 maggio”. Gli insegnanti specializzati sono così suddivisi: 29 per la scuola dell’infanzia, 34 per la primaria, 34 per la secondaria di primo grado e 35 per la scuola secondaria di secondo grado. “Gli specializzati degli altri ordini di scuola – conclude il direttore del corso – già a settembre daranno il loro pieno contributo alle scuole, divenendo un competente volano di innovazione nei processi di inclusione, a pieno sostegno delle attese di molti studenti e famiglie”.

 

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