Minacce di morte al sindaco di Orgosolo, Dionigi Deledda, e all’assessore allo Sport, Antonio Pasquale Devaddis. Ancora una volta a fare da sfondo ai messaggi intimidatori sono le pareti della chiesa di San Marco, lungo la strada che dal paese barbaricino porta a Montes: da più di 20 anni sui questi muri compaiono scritte minacciose.
“Deledda Devaddis avete rovinato il paese”, “Deledda basta dimettiti”, si legge stavolta. Ultimi avvertimenti accompagnati da una croce e una bara (in copertina). Le scritte sono state notate questa mattina da una pattuglia del commissariato di Orgosolo, diretto dal vice Questore Giampiero Putzu, che ora indaga per risalire agli autori. Deledda è al centro di un’inchiesta sulle presunte firme false per le Comunali del 2016: il primo cittadino è stato rinviato a giudizio lo scorso luglio.
Il caso sardo. Nell’Isola attentati e intimidazioni contro gli amministratori sono molto frequenti: i dati quantificano un record nazionale (leggi qui). Per far fronte la Regione Sardegna ha predisposto un piano che prevede telecamere in tutti i paesi della Sardegna (leggi qui), un caso unico in Italia: la rete dovrà essere terminata nel 2020, previste due tranche di finanziamenti: una prima da 7 milioni destinata a 110 Comuni (30 hanno concluso le opere) e una seconda, più consistente, per gli altri 267 a cui andranno 20,2 milioni di euro.
Foto Ansa
