Nuovo sbarco di migranti, 22 algerini abbandonati in mare nel Sulcis

Sono stati ‘abbandonati’ a un paio di metri dalla costa di Capo Sperone, nel Comune di Sant’Antioco. Lo scafista li ha obbligati a tuffarsi in mare, nell’acqua ancora gelida, e raggiungere la costa a nuoto, mentre lui tornava a tutta velocità indietro abbandonandoli al loro destino. Erano bagnati fradici e infreddoliti i 22 migranti individuati durante la notte nel Sulcis. Ventidue algerini, tutti uomini maggiorenni, che come tanti altri prima di loro hanno intrapreso il viaggio verso la Sardegna, verso l’Italia, una destinazione migliore per vivere. Sono arrivati poco prima delle 23 a Sant’Antioco a bordo, presumibilmente, di una barca veloce che è riuscita a percorrere i circa 250 chilometri che separano alcuni porti dell’Algeria alle coste della Sardegna in pochissime ore, almeno così hanno dichiarato gli stessi migranti ai carabinieri della Compagnia di Carbonia che li hanno intercettati mentre camminavano lungo la strada a Capo Sperone. I militari hanno fornito loro coperte termiche, poi sono stati accompagnati in caserma. In piccoli gruppi hanno lasciato Sant’Antioco per raggiungere il centro di accoglienza creato all’interno dell’hotel 4 Mori a Cagliari. Una lunga notte per i carabinieri che si sono presi cura dei migranti fino alle prime ore di oggi quando l’ultimo gruppo è partito per Cagliari, una notte impegnativa anche per la Capitaneria di porto di Sant’Antioco che ha perlustrato tutta l’area in cerca di un barchino, dell’imbarcazione veloce o di eventuali altri migranti in difficoltà, ma non è stato trovato nulla. Nel Sulcis da diverse settimane non si registravano sbarchi di migranti, mente pochi giorni fa era scattato l’allarme e le conseguenti ricerche per un possibile naufragio avvenuto a largo di Teulada, a causa di un barchino capovolto trovato in mare e di una segnalazione di una imbarcazione partita dall’Algeria e mai arrivata, su cui non sono stati trovati riscontri.

Ma se si sono ridotti, almeno momentaneamente, gli sbarchi diretti, la Sardegna è e sarà interessata dall’arrivo di migranti soccorsi a largo delle coste libiche nell’ambito di Frontex. Il 26 maggio scorso è approdata al porto canale di Cagliari la nave di Sos Mediterranee “Acquarius”. A bordo 387 migranti, tra cui il piccolo Alex un bambino nato durante il viaggio verso il Capoluogo sardo. Il porto di Cagliari, almeno secondo quanto emerso negli ultimi giorni, non sarà l’unico approdo per le navi. Le prossime navi potrebbero andare a Porto Torres. Nei giorni scorsi, infatti, era stato annunciato l’arrivo delle navi Dignity I di Medici senza frontiere e della Rio Segura nel nord Sardegna, poi dirottate a Palermo e Corigliano Calabro. La Prefettura di Sassari ha convocato incontri urgenti con Capitaneria di porto, Questura, carabinieri, protezione civile, Asl, Croce Rossa e volontari per pianificare le operazioni di accoglienza in porto con visite mediche e identificazioni.

Manuel Scordo

LEGGI ANCHE: Da Annaba al Sulcis: la rotta dei migranti destinazione Sardegna

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share