Quel viavai continuo, a due passi dalle scuole materne ed elementari di San Donato, nel cuore multietnico del centro storico di Sassari, ha destato l’attenzione dei carabinieri della compagnia di Sassari e ha dato il via ad una complessa e articolata indagine, tra appostamenti e altre attività. Alla fine i militari hanno eseguito cinque misure cautelari, delle quali tre in carcere, una agli arresti domiciliari e una con obbligo di dimora, nei confronti di altrettanti soggetti, tutti responsabili in concorso tra loro di spaccio aggravato e continuato di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti emessi dal gip di Sassari, su richiesta del sostituto procuratore Mario Leo, sono a carico dei nigeriani Victor Omigo, 29 anni, Paul Okhaforh, 27 anni, e Ahanor Gods Power, 29 anni, per i quali si sono aperte le porte del carcere di Bancali. Ai domiciliari è finito il sassarese Paolo Stangoni, di 24 anni, mentre per il marocchino Mahmoud Ibnou Errida, è stato disposto l’obbligo di dimora a Sassari. La prassi era sempre la stessa: dopo che il potenziale acquirente effettuava la richiesta della droga a chi era in strada per procacciare clienti, la persona veniva monitorata a distanza e, se la situazione non presentava sospetti, veniva raggiunta da un corriere col compito di completare lo scambio.