Sassari ospiterà per la prima volta il Sardegna Pride, la manifestazione per le libertà e i diritti di gay, lesbiche, transgender, bisex, queer e chiunque oggi ne sia privo. L’ha deciso il coordinamento sardo delle associazioni Lgbtq, che ha fissato l’appuntamento per l’8 luglio. L’evento sarà anticipato da altri due appuntamenti di piazza, il 23 giugno a Santa Teresa e il 1 luglio ad Alghero. La scelta di Sassari “soddisfa la volontà di celebrare i 25 anni di attività del Movimento Omosessuale Sardo, nato nel gennaio del 1992 come circolo dell’Arcigay di Sassari. Abbiamo pensato che fosse il modo migliore per festeggiare un’associazione che è ormai parte integrante della storia della nostra città e di tutta la Sardegna”, spiegano i vertici dell’organizzazione. Da maggio all’8 luglio il Sardegna Pride attraverserà l’Isola con un calendario di iniziative, dibattiti, seminari, film, messinscene, mostre, concerti, spettacoli e drag queen show. Il tema sarà “la visibilità, non solo come conclusione del percorso di auto accettazione e del coming out ma declinata in tutti i suoi aspetti: dalla liberazione dei corpi e delle identità all’omologazione (repressiva) al modello patriarcale”. “Vogliamo che sia una festa collettiva, ma anche un momento di analisi e confronto sui meccanismi sociali ed economici alla base dell’omofobia, del razzismo, del sessismo e, più in generale, dell’odio e della violenza”.
(Foto di repertorio)
