Sardegna 1, chiuse le procedure di licenziamento: in 12 senza lavoro

Si conclude con 12 licenziamenti la vertenza di Sardegna 1. Le ultime 6 lettere sono state recapitate oggi a tecnici e giornalisti e si aggiungono alle altre 6 arrivate tra il 31 maggio e ieri. “Il dimezzamento di organico arriva dopo due anni di contratto di solidarietà (riduzione dello stipendio del 33 per cento), mensilità arretrate e anni di contributi non versati al fondo pensionistico di alcuni giornalisti e tecnici”, si legge in una nota firmata dall’Assostampa e dalla Flc Cgil. Dopo la vendita dell’emittente, avvenuta il 5 agosto scorso con il passaggio delle quote dall’editore-banchiere Giorgio Mazzella a Sandro Crisponi per 4mila euro, la nuova proprietà  – che comprende anche Luigi Ferretti, patron di 7 Gold (19% di quote) e il giornalista Mario Tasca (10%) – aveva dichiarato da subito di non avere i soldi per pagare gli stipendi. Il 4 ottobre dello scorso anno i lavoratori avevano quindi dichiarato lo stato di agitazione, per un totale di 150 giorni di sciopero, e il 1° febbraio scorso, alla scadenza del contratto di solidarietà, era arrivato l’annuncio sui licenziamenti.

“Tutti questi mesi – denunciano Assostampa e Cgil – non sono serviti a istituzioni e politica per provare ad affrontare la questione. Quello dell’informazione nell’isola sembra essere un mondo felice e poco importa se una voce storica dell’emittenza televisiva isolana subisce un drastico ridimensionamento. Domani i lavoratori saranno davanti alla sede di Sardegna 1 dalle 19.30, per un sit-in. Nei prossimi giorni, Assostampa e Cgil organizzeranno un’assemblea con i lavoratori per decidere nuove iniziative.

 

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